Il giorno della Befana o Epifania è sia un momento importante dal punto di vista religioso che da quello esoterico. E come tale vi sono dei rituali, principalmente dei tempi passati, ad esso legati davvero curiosi. Proviamo a scoprirli insieme.
Religiosamente parlando l’Epifania rappresenta l’arrivo dei Re Magi a Betlemme davanti la grotta dove era nato Gesù con i loro doni: oro, incenso e mirra. A livello più materiale ed esoterico essa è spesso in molti ambienti considerata Madre Natura che destinata ad essere bruciata rinascerà in primavera totalmente rigenerata. E’ una simbologia duale quella che accompagna questa figura: essa può essere infatti buona come una fata e cattiva come una strega allo steso tempo. E questo accade perché nei secoli sono stati innumerevoli i miti che sono confluiti nella sua figura.
Tra i tanti, in particolare, quello che sembra adattarsi di più è quello di Babajaga, la strega russa regina dei morti: buona solo con chi rispetta le sue regole ma allo stesso tempo impegnata nel ricordare all’uomo le regole naturali fondamentali di esistenza.
I riti dell’Epifania
Alla Befana, in Italia, sono legati alcuni riti relativi all’amore. Vi è un rituale di origine celtica in Friuli ancora in uso: il lancio del cidulis. I giovani vanno in un luogo all’aperto e scagliando verso il cielo un disco di legno infuocato gridando il nome della persona amata. Se il disco si spegne prima di toccare terra, il rapporto sarà difficile e costellato di litigi e tradimenti, se arriva ancora acceso al contrario sarà felice.
Un altro rito curioso è ancora diffuso: se salendo nella notte della Befana su una scala si lancia una pantofola e la punta sarà rivolta verso la porta si incontrerà il vero amore.