Ecco la preghiera di Saffo a Venere, una delle più amate dee roman spesso associate all’amore, alla bellezza e alla fertilità. Seguite attentamente questo testo, una sorta di ode a Venere.
Preghiera di Saffo a Venere: testo
Venere dal trono dipinto,
Venere immortale, figlia di Giove,
tessitrice di inganni, ti prego,
non domare con pene e con ansie d’amore,
o Regina del mio cuore.
E qui vieni. Altra volta venisti;
pur di lontano udisti la mia voce,
e del padre lasciasti la reggia
sull’aureo cocchio aggiogato.
Te conducevano leggiadri passeri snelli
sopra la nera terra
fitte agiando dal cielo giù la ali
per gli eterei spazi.
Rapidamente giunsero. E tu, o Beata
sorridendo dal tuo volto immortale,
mi chiedevi che pena ancora pativo,
che cosa ancora invocavo,
e chi nel mio cuore in delirio
follemente desideravo. “Chi cerchi
che ancora Pieto riporti il tuo amore?
Chi ti fa male, o Saffo?
Oh ma se ora ti fugge, presto ti inseguirà,
se doni rifiuta doni farà,
se già non ti ama, presto ti amerà,
anche contro la sua voglia.
Vieni a me anche ora: da così triste
pena di amore mi sciogli; quando
brama il mio cuore si compia, tu compi;
tu stessa mi assisti”.
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