Tantissime le preghiere rivolte a Giano, tra gli dei più importanti da ricordare quando si parla di religioni italiche, romane e latine. Tra le tante, merita attenzione quella a lui rivolta dai latini che individuavano in quello che veniva considerato il dio degli inizi, sia di attività, sia temporali, il fulcro della religione.
Salve, o madre degli dei, dai molti nomi, dalla bella prole; salve, o Ecate, custode delle porte, di gran potenza; ma anche a te salve, o Giano, progenitore, Zeus imperituro; salve Zeus supremo; rendete luminoso il cammino della mia vita, colmo di beni, stornate i funesti morbi dalle mie membra, e l’anima, che sulla terra delira, traete in alto, purificata dalle iniziazioni che risvegliano la mente
► LA FESTA DI GIANO NEL CALENDARIO ESOTERICO
Una preghiera che invocava Giano e i poteri a lui conferiti. Il culto di Giano è uno dei più antichi, ancora legato ai cicli naturali della raccolta e della semina. Moltissimi i templi dedicati a questa divinità: le porte del tempio di Giano si aprivano in tempo di guerra e nel suo tempio si sacrificava spesso per avere predizioni sul futuro circa la riuscita delle imprese militari.
Negli anni autori esperti del settore hanno sottolineato di come Giano fosse probabilmente la divinità principale del pantheon romano in epoca arcaica. I poteri attribuiti a questa divinità erano dunque tantissimi: da qui è facile capire il perché di preghiere e inni a lui rivolti per celebrarlo e ringraziarlo.
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