Oggi continueremo a parlare del significato esoterico delle lettere dell’alfabeto, ciascuna con una sua origine e una sua storia da raccontare. Non tutte hanno svariati significati, o corrispondo per forza ad una determinata runa, come oggi vedremo la lettere “V”, e non tutte sono antiche e provengono dall’alfabeto fenicio o greco, come ad esempio la lettera “W” che è di origine Indoeuropea.
La lettera “V”
La lettera V è la ventesima dell’alfabeto latino, la sua origine risale alla “waw” dell’alfabeto fenicio, il cui significato è “uncino” o “chiodo”, e in seguito alla “upsilon” dell’alfabeto greco.
In ambito cabalistico, questa lettera corrisponde alla lettera semplice “vau”, il cui potere è regnare sul pensiero, in quanto avrebbe in se capacità mentali, quali individuare, analizzare e distinguere; non a caso, le sue eccezioni analogiche risultano d’ordine linguistico, potendo indicare i vocaboli: “dove”, “anche”, “piuttosto”, “sopratutto” e “proprio”. Sempre secondo la dottrina cabalistica, il segno del Toro, sarebbe nato sotto l’influsso della lettera V, e corrisponderebbe nel corpo umano ai “reni”.
Per gli occultisti questa lettera, invece, sintetizza la forza universale che separa ed unisce.
Per il mondo pagano, e nell’alfabeto runico la lettera V non ha corrispondenze specifiche su una determinata runa, ma si pensa che tutte le rune con l’iniziale U, W e Y hanno, o posso avere sfaccettature di essa.
La lettera “W”
La lettera W è tipica dei paesi Indoeuropei, adottata nell’alfabeto latino solo durante il periodo del medioevo. Nell’alfabeto scandinavo-germanico, e cioè nell’alfabeto runico, questa lettera corrisponde alla runa “Wunjo” il cui significato è gioia o piacere; rappresenta anche il bambino divino, quindi la spensieratezza e la purezza ch’egli ha in se.
In ambito astrologico la lettera “W” è il simbolo del segno zodiacale della Vergine in cielo e in questa terra, con tutti i significati connessi di donazione e raccolto, sotto l’auspicio del volatile Mercurio, dio dell’intelletto e del commercio.