Tempo fa parlammo degli Etruschi, di questo popolo misterioso, di cui le testimonianze letterarie sulla loro origine siano così rare e poco credibili, infatti le informazioni che ci sono rinvenute fino ad oggi sono unicamente provenienti dai Greci e dai Romani.
Secondo Erodoto, un famoso storico greco, nel XIII secolo a.C., sotto il regno di Atys, una terribile carestia colpì il popolo della Lidia, essi per non pensare al cibo che scarseggiava, inventarono ogni tipo di giochi, tra cui i dadi e il pallone. Cosi un giorno si e un giorno no per tutta la giornata, per ingannare la tentazione di magiare il cibo che era rimasto giocavano, e il giorno dopo mangiavano quel poco cibo; perseguirono e sopravvissero così per ben diciotto anni.
Purtroppo la carestia continuò ed il re decise di far emigrare parte della popolazione che venne guidata da suo figlio Tirreno, egli invece era vecchio e quindi rimase in in Lidia con l’altra metà del popolo. Gli emigranti raggiunsero Smirne per costruire le navi necessarie per navigare e portarsi dietro quel poco che possedevano, appena terminato il tutto si misero in mare in cerca di uno nuovo territorio più fertile dove stabilirsi. Approdarono cosi in Toscana, dopo essersi fermati in numerose terre, e lì costruirono la loro città, che prese il nome del re che li aveva guidati “Tirreno”.
Questa storia sarebbe, per Erodoto, la più plausibile per spiegare come un popolo così diverso dai romani sia capitato in Italia, infatti alcuni particolari, come ad esempio la loro lingua, non sembrerebbe avere origini indo-europee, bensì le loro regole grammaticali si suppone proverrebbero dall’Asia minore.
Dionigi d’Alicarnasso, arrivato a Roma nel 30 a.C. per studiare la storia antica era di tutt’altra opinione, egli, infatti sosteneva:
“Un popolo antichissimo, non somigliante a nessuno né per lingua, né per costumi, che viveva nelle immediate vicinanze dei Pelasgi e che prese il loro posto quando essi lasciarono la regione. Sono più vicini al vero coloro che affermano che la nazione etrusca non proviene da nessun luogo, ma che è invece originaria del paese. Coloro che dicono trattarsi di una stirpe autoctona fanno derivare il loro nome dalle fortezze che essi costruirono per primi fra tutti i popoli del paese”
Per Dionigi, quindi, il nome Tirreno deriverebbe dalla forma attica “thyrrenoi” che significa torre, roccaforte. Il nome di Etruschi deriverebbe invece dal latino Tusci, che i Romani avrebbero dato loro dal verbo greco “thuo” che significa sacrificare, per la frequenza con la quale questo popolo faceva sacrifici in onore dei propri dei.