Tornaniano anche oggi a parlare di Orbs, quel fenomeno che da tempo sta scatenando numerose perplessità. Oggi, abbiamo le dichiarazioni di un ricercatore, che cercherà di farci capire, nel corso di vari post, che cosa sono gli orbs. Quello che segue è del ricercatore Giorgio Rambaldi.
Gli Orbs , o Globi di Luce, hanno una loro realtà fisica , anche se extradimensionale, anche a metri e metri di distanza hanno una loro tridimensionalità , per quanto sottili essi appaiano . Non sono luminosi di per sè, ma ciò che li rende tali è lo strato di materia eterica di cui sono composti . Questa , almeno , è la risultanza delle immagini che ci fornisce un comune apparecchio fotografico digitale .
Di fatto , il sensore CCD è di tipo quantico e bidimensionale , il che significa che ha la tendenza a ridurre le immagini su un piano di realtà più compresso di quanto realmente non sia e , inoltre , va tenuto presente che la struttura stessa dell ‘Orb varia a seconda della qualità ottica ed elettronica della macchina che lo riprende.
Questo fenomeno è dovuto , probabilmente , alla differente interpretazione di una realtà sottile ( e quindi di difficoltosa identificazione da parte di un sistema digitale ) , che conduce sul filo del rasoio la disposizione dei pixel che riguardano quella sezione dell’ immagine. Sostanzialmente, riprendendo un mobile con accanto un Orb , anche modificando alcuni parametri al computer , avremo una struttura precisa e nitida per quanto concerne il mobile e una struttura più imprecisa e mutevole per quanto riguarda il Globo , causa la componente eterica più rarefatta , più sottile di quest’ ultimo . Sembrerebbe che l’irradiazione luminosa e improvvisa del flash li evidenzi , rendendo visibile una sostanza che si muove normalmente nella gamma infrarossa , ad opera anche del sistema CCD che opera questo passaggio trasformando in luce visibile quella parte di infrarosso vicino attraverso il passaggio elettroni – fotoni , ma questo fatto agisce sulla loro struttura complessiva , alterandone la frequenza e rimandandoli in uno stato quantico a noi non percepibile .
Veniamo ora alle ipotesi sulla loro natura, o se vogliamo, sulle loro funzioni. Vorrei considerare come primaria , quella delle “Forme Pensiero”: ogni persona , come lei certo sa meglio di me , si muove entro i confini di una propria rete mentale ( una gabbia senza sbarre ) , formata da masse di forme pensiero che sono il frutto delle proprie attività cerebrali , intendendo il cervelllo come organo medium tra il corpo e la Mente.
Continua domani …..