Oggi parliamo della oomanzia, e cioè della divinazione, che consiste nell’osservazione di un uovo intero o nelle modifiche del bianco e del rosso, che esso rotto, genera. Molti popoli hanno usato l’uovo per poter trarre premonizioni o segnali per il futuro, questo perché, esso rappresentava, secondo gli antichi popoli il simbolo di generazione universale e di vita. Ognuno di questi popoli aveva però metodi diversi di usare questa particolare divinazione, e ora ne vedremo qualcuno.
I persiani, ad esempio, usavano mettere l’uovo direttamente sul fuoco, se scoppiava era segno di pericolo, se rimaneva intero era un segno favorevole. Nel medioevo, invece, esistevano due metodi differenti:
– il primo consisteva nel mettere un uovo di gallina nera, unto con dell’olio, che veniva poi esposto, al sole del novilunio recitando un particolare scongiuro (di esso se né perso traccia), dopodiché si fissava la superficie dell’uovo e doveva far vedere la risposta;
– il secondo metodo, consisteva nell’appendere un uovo fresco sull’acqua, si eseguiva poi un rituale altamente complicato, e da lì si poteva conoscere la sorte di una persona lontana o in viaggio. Se l’uovo appariva bianco la persona era ancora in vita ed in buona salute, se si mostrava nero la persona era malata o defunta.
Fino a qualche anno fa in Europa, si usava la oomanzia, mischiando il bianco e il rosso dell’uovo, quattro erano i metodi più diffusi;
– il primo consisteva, nel mettere tre bianchi d’uovo in tre bicchieri di acqua salata, dopo ventiquattro ore, si andava ad osservare le immagini o le figure, che venivano lette da sinistra a destra, e se ne traevano risposte;
– il secondo metodo, consisteva nel mettere il seme dell’uovo in un bicchiere d’acqua salata, per poi osservare le trasformazioni, e trarre anche qui un responso;
– il terzo veniva usato perlopiù, per accertare la verginità di una fanciulla, e veniva posto, in una bacinella contenente dell’acqua, l’uovo intero. Se l’uovo andava a fondo la verginità era integra, se galleggiava la sua verginità non c’era o era dubbia;
– il quarto metodo, consisteva nel mescolare il bianco ed il rosso dell’uovo con dell’acqua bollente, per poi rovesciare il tutto su un piatto, e vedere e interpretare le figure.