(tratto dal post Necronomicon) La storia dice che il Necronomicon, il cui titolo originale è Al Azif ma anche conosciuto come Libro dei Morti è un testo redatto da uno stregone Arabo di nome Abdul Alhazred. Si narra che Abdul Alhazred scrisse la sua opera a Damasco dove morì in circostanze misteriose, la sua scomparsa avvenne per mezzo di forze invisibili all’occhio umano in pieno giorno davanti a numerosi testimoni .
Ecco alcuni Rituali del Necronomicon, ma fate attenzione, perchè vanno utilizzati con cautela e solo da parte di persone che capiscono e conoscono l’esoterismo.
L’evocazione di Cthulhu, il Dio Morto
Cthulhu,è un’ orrida creatura semi-divina,che secondo la tradizione pre-umana, nonostante sia “morto” rimane in attesa nella rocca della sommersa città di R’lyeh.
Quando il momento sarà giunto, si sveglierà per convocare la sua progenie e reclamare ancora una volta il dominio di questo mondo nel nome delle tenebre. Questa è una delle formule rituali che venivano pronunziate per evocarne una raffigurazione virtuale:
Possa NAMMTAR aprire i miei occhi, perché io possa vedere…
Possa NAMMTAR aprire i miei orecchi, perché io possa udire…
Possa NAMMTAR aprire le mie nari, perché io possa avvertire la sua venuta…
Possa NAMMTAR aprire la mia bocca, perché la mia voce sia udita fino alle estremità della Terra…
Possa NAMMTAR rafforzare la mia mano destra, perché io sia forte, e tenga il Morto… sotto il mio potere, sotto il mio potere.
Io ti invoco, o Antenato degli Dèi!
Io ti cònvoco, o Creatura delle Tenebre, ad opera delle Tenebre!
Io ti cònvoco, o Creatura dell’Odio, ad opera dell’Odio!
Io ti cònvoco, o Creatura della Desolazione, per i Riti della Desolazione!
Io ti cònvoco, o Creatura del Dolore, per le Parole del Dolore!
Per i Quattro Pilastri agli Angoli della Terra che sorreggono il Cielo:
che siano incrollabile difesa contro coloro che vogliono il mio male!
Io ti èvoco dal luogo in cui giaci dormendo, nelle viscere dell’Abisso!
Io ti chiamo: che le tue orecchie odano la Parola che mai è pronunziata,
se non da Chi ti ha generato, gli Antichi di tutti i Tempi!
La parola che stringe e comanda è la mia Parola!
IÄ! IÄ! IÄ! NNGI BANNA BARRA IÄ!
IARRUGISHGARRAGNARAB!
Io ti invoco, o Antenato degli Dèi!
Io ti cònvoco, o Creatura delle Tenebre, ad opera delle Tenebre!
Io ti cònvoco, o Creatura dell’Odio, ad opera dell’Odio!
Io ti cònvoco, o Creatura della Desolazione, per i Riti della Desolazione!
Io ti cònvoco, o Creatura del Dolore, per le Parole del Dolore!
Io ti cònvoco, ti lancio il mio Richiamo, dalla tua dimora nelle Tenebre!
Io ti èvoco dal luogo in cui giaci dormendo, nelle viscere dell’Abisso!
Che il Morto si sollevi!
Che il Morto si sollevi e aspiri l’incenso!
La formula va recitata una sola volta, quindi se il Dio non appare non provate ad insistere, ma chiudi il rito in silenzio, perché i tempi non sono favorevoli, o che Egli è impegnato in qualcosa da cui è bene non distoglierLo