Natale, i rituali per celebrarlo

di Valentina Cervelli Commenta

Presentato come festa cristiana, il Natale è in realtà una festa pagana che nasce in tempi molto antecedenti la nascita del culto legato a Gesù Cristo e legata al solstizio di inverno e alla rinascita del sole nei cieli boreali e come tale può contare su rituali specificatamente pensati.

La festa pagana del Natale

In fin dei conti i cristiani stessi, per celebrare la nascita del Cristo non hanno fatto altro che scegliere una data che già in passato era utilizzata per celebrazioni: i pagani infatti acclamavano il ritorno del Sole e le sue nozze con il buio a rappresentazione di come la luce e la tenebra esistono perché l’altro esiste. I celti festeggiavano il periodo con la festa di Yule o Farlas, simbolo di morte e rinascita. Quella del Natale pagano era una festa molto amata perché rappresentava l’inizio della speranza di ciò che si sarebbe potuto vivere una volta che fosse arrivato il periodo primaverile.

E basta anche gettare uno sguardo alle celebrazioni egiziane per la dea Osiride, per la quale di solito gli stessi decoravano gli alberi con frutti e simboli solari: insomma, la celebrazione natalizia cristiana ha di certo preso molto da quelle pagane dell’antichità.

I rituali da fare prima e durante il Natale

Ecco quindi che erano molti i rituali che venivano celebrati prima e dopo Natale, tutti volti alla rinascita ed all’ottenimento di cambiamenti nella realtà. Uno dei principali rituali che diverse popolazioni attuavano, ognuno secondo la propria tradizione era quello di decorare l’albero: esso veniva adornato di disegni, sculture o quadretti legati al sole. Qualcosa che chiunque può fare ancora con molta facilità, prescindendo ovviamente dalla celebrazione cristiana e puntando a quella che era l’originaria festa pagana.

Quello dell’addobbo dell’albero di Natale non deve essere considerato una semplice tradizione: per anni ha rappresentato un vero e proprio rito. Molti ignorano che la scelta dell’abete non sia affatto casuale: esso è simbolo di speranza ed abbondanza e decorare significa attingere a questa forza. E le sue luci simbolizzano il ritorno della luce solare che ricomincia ad essere più presente.

Allo steso modo si possono accendere candele votive accompagnate da un saluto mattiniero al sole mentre chi possiede un camino o ne ha la possibilità all’esterno può accendere e bruciare un pezzo di quercia al quale legare con un nastro rosso un intreccio di rametti di tasso, agrifoglio, edera e betulla che rappresenteranno rispettivamente la morte dell’anno, l’anno stesso, il dio del solstizio e la rinascita. Il tutto dovrà essere accompagnato da queste parole propiziatorie:

Benvenuta, luce del nuovo sole

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