Natale, le tradizioni europee più diffuse

di Valentina Cervelli Commenta

Natale viene festeggiato in tutta Europa attraverso tradizioni spesso molto differenti. Cerchiamo di conoscerle meglio insieme.

Le tradizioni di Natale in tutta Europa

In Italia siamo abituati a festeggiare la vigilia di Natale e il giorno di Natale stesso insieme, preparando all’inizio del mese, dall’Immacolata concezione, con il presepe e l’albero di Natale. Sebbene questi due simboli siano molto diffusi, in realtà a seconda del paese in cui ci si trova, vi sono anche delle tradizioni ulteriori. Ad esempio in Francia a Natale i bambini mettono in ordine le proprie scarpe davanti al camino o una parte specifica di casa perché Gesù Bambino le utilizzerà per lasciare loro dei doni.

Chi ha un camino, per tradizione, accende un ceppo di legna per scaldarlo. Elemento interessante? E proprio da qui che nasce il dolce tradizionale francese più comune ovvero la Buche de Noel. I francesi, al pari nostro, a Natale danno moltissima importanza al presepe. Nel loro caso vengono privilegiate statuine d’argilla vestite con costumi realizzati a mano.

Un’altra tradizione di Natale davvero interessante è quello della Festa della stella della Polonia. Il 24, secondo questa tradizione, non si può iniziare a cenare se in cielo non appare la prima stella. Per loro la celebrazione passa per un pasto di 12 portate, lasciando spazio sempre per un’eventuale ospite. In alcune case vengono messi, ai quattro angoli di una stanza, dei covoni di fieno a richiamare la mangiatoia di Gesù.

Dolci a volontà in Spagna e Germania

In Spagna sono decisamente più pratici e il giorno più sentito delle feste natalizie è il 28 dicembre. È quello il giorno nel quale arrivano i re Magi e i carri sfilano nelle città distribuendo dolciumi. In particolare nei presepi spagnoli vi sono due elementi davvero interessanti. Caganer, uno specifico portafortuna e il Tio, ovvero un tronchetto di albero che se scosso distribuisce dolcetti.

In Germania l’equivalente della figura di Babbo Natale è l’assoluta protagonista e questo avviene perché i festeggiamenti per il Natale iniziano 11 novembre con San Martino e finiscono in pratica il giorno in cui Gesù bambino o Babbo Natale portano i doni passando per San Nicola e i suoi dolci il 6 dicembre.

È evidente che in Germania abbiano capito come tirare fuori il meglio dall’intera tradizione dato che le celebrazioni alla fine durano praticamente due mesi. In Inghilterra è l’albero di Natale il simbolo per eccellenza ed è proprio sotto di esso che Babbo Natale lascia i doni dei bambini il 24 a notte, in modo tale che li possano aprire il 25. La tradizione culinaria più forte? Quella del Christmas pudding.
In Grecia i regali si scambiano il 24, il 25 dicembre e anche il 1 gennaio e tutti insieme si mangia un pane speziato dal nome Chrisopsomo.

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