C’è una leggenda tedesca e ucraina che parla di un ragno e del Natale, io non l’avevo mai sentita, ma è davvero molto carina. A dimostrazione che ogni nazione e ogni popolo ha le leggende natalizie, da cui derivano le consuetudini.
Questa storia narra di una donna, una casalinga che per accogliere Gesù Cristo che arriverà a benedire la casa, la pulisce da cima a fondo. Non resterà nemmeno un granello di polvere. Nel suo pulire ha però allontanato i ragentti di casa affinchè non sporcassero dove lei ha pulito.
Ma anche i piccoli ragnetti volevano vedere Gesù, che faccia veva com’era. Così, consigliati dal ragno più anziano e saggio scesero dall’angolino della soffitta dove si erano nascosti. Desideravano così tanto vederlo ed era tanto nervosi da cominciare ad andare avanti e indietro.
Non si resero conto che così riempivano la stanza di ragnatele e quando Gesù arrivò vide tutte quelle ragnatele a riempire la stanza. Ovviamente la donna era dispiaciutissima. Aveva pulito per tutto il giorno per rendere perfetta la sua casa e ora si ritrovava con quello!
Gesù, che doveva amare ogni essere del creato non poteva certo non amare anche i ragni, così pensò bene di fare una magia, o se vogliamo chiamarlo meglio, un piccolo miracolo: trasformò le ragnatele in fili lucenti d’oro e d’argento con il tocco delle dita.
Questi fili adornarono meravigliosamente la casa, brillando ed entusiasmando la donna e i suoi bambini. Fu tale la meraviglia che da quel giorno ogni casa viene addobbata da strenne e fili dorati e argentati. Sull’albero o nella casa si usa anche appendere un piccolo ragnetto.
Un’altra storia di Natale questa che si aggiunge a tutte le altre che vi ho raccontato fino ad oggi, a sostegno che ogni popolo, ogni cultura, ha portato avanti le proprie credenze utilizzandole come motiviazioni per ciò che ancora oggi si fa: addobbare l’albero, la casa, e non solo. (fonte: kraftmstr.com)