Oggi voglio parlarvi di Morgana, un personaggio molto enigmatico e che sempre ha affascinato la gente di tutto il mondo. Secondo una delle tante storie, Morgana è figlia di Igraine e di Urien, e sorellastra di Artù.
Pensate che Morgana appare per la prima volta in un opera letteraria ne la “Vita Merlini” di Goffredo di Monmouth, 1148, nella quale Morgen (Morgana) è una guaritrice, che cura Re Artù, e vive ad Avalon con altre nove sacerdotesse.
La figura di Morgana è stata inserita in numerosi racconti di narrativa, come per esempio nell’Historia Britannicum, nella quale si narrava che Artù era stato curato da lei ad Avalon.
Nel 1170 Morgana viene citata in “Erec et Enide“, ma in questo testo è la sorella di Artù e fata guaritrice.
Lo scrittore Benoit de Saint Marure la cita nell’opera letteraria “Roman de Troie“, nel 1160 e successivamente in “La Vulgata Lancelot” dove si dice di lei:
Verità fu che Morgana, la sorella di re Artù, era molto esperta di incantesimi e di sortilegi e più di tutte le donne; e per il grande impegno che ci mise lasciò e abbandonò la comunità della gente e soggiornava giorno e notte in foreste profonde e presso le fonti, cosicchè molte persone, che erano molte nel paese, non dicevano che era una donna, ma la chiamavano Morgana la dea.
E’ con il tempo che, ahimè, la sua figura diventerà sempre meno positiva e sempre più negativa, difatti da fata guaritrice diventerà traditrice e maga, appellativi che le rimarranno addosso in tutta la letteratura cortese.
La sua personalità nel corso dei secoli cambia radicalmente e da fata che nei romanzi del XII secolo abitava in un altro luogo e che curava il re ferito, divenne nel XIII secolo la maga che rapiva uomini per farne suoi amanti.
Vi è anche la leggenda siciliana di Morgana che a breve andremo a trattare.
Fonte | Materterra