I mostri hanno sempre fatto parte del folclore dei popoli, quelli lacustri non sono da meno e ci sono regioni che sono disseminate di laghi, grandi o piccoli che siano. Gli scozzesi non hanno fama di essere creduloni, ma affermano di aver scoperto una mezza dozzina di creature nei loro laghi.
Ne hanno così tanti che non è difficile. Il lago Morag divenne famoso nella seconda metà del secolo scorso per il mostro Morag, spuntato all’improvviso, ma avvistamenti sono stati rilevti anche in laghi scandinavi, irlandesi, siberiani e persino africani.
Nessie avrebbe due cugini che vivono nei laghi del NordAmerica, uno nel lago Champlain che si allunga per 174 chilometri tra lo stato di New York, Quebec e Vermont. Il mostro si chiamerebbe Champ, tanto per essere chiari.
Sarebbe stato avvistato almeno duecento volte e ci sarebbe anche un filmato. L’altro cugino avrebbe residenza nel lago Okanagan nella Columbia Britannica. Tra questi due il più famoso è sicuramente Champ e le sue documentazioni risalgono fino al 1819.
Nel 1977 una donna in vacanza da quelle parti lo fotografò e un proprietario di circo, tale P.T. Barnun offrì persino una taglia per averlo, vivo o morto, tanto che le autorità degli stati dove il lago si trova emanarono direttive e disposizioni per proteggere Champ.
La tradizione dei mostri lacustri però non è nuova, anzi, si può dire sia davvero vecchia di molti secoli. Gli indiani parlavano di Naitaka, serpente delle acque, mezzo dio e mezzo demone. Ne erano talmente spaventati che quando attraversavano il lago Okanagan ci gettavano dentro maiali e polli vivi per placarlo.
Nel 1800 John MacDougall, solito attraversare il lago a nuoto con i suoi due cavalli al seguito, assicurati alla canoa, dimenticò di gettare in acqua qualcosa da mangiare per il mostro maligno e i suoi cavalli furono trascinati sul fondo. Si salvò per miracolo solo dopo aver tagliano la fune (continua)