Immaginate ora di esplorare il vostro “luogo di pace”, di camminare in esso, e di incontrare delle entità, dei personaggi. Non necessariamente le entità che incontrerete dovranno avere caratteristiche e sembianze umane; potrebbe accadervi di instaurare un dialogo con una cascata, con una montagna, o con un animale: nel vostro “luogo di pace” potete entrare in contatto con ogni cosa, perché in esso ogni cosa è viva e cosciente.
Osservate con attenzione ogni entità che incontrate, osservatene le forme, i colori, ma in particolare siate attenti alle vostre emozioni.Provate a comunicare con tutto ciò che incontrate nel corso della vostra esplorazione; potete comunicare attraverso le parole, le immagini, i gesti; è un dialogo da cuore a cuore che si esprime attraverso l’amore e coinvolge la totalità del vostro essere. Concedetevi la libertà di sperimentare nuovi modi per comunicare.
Se in qualunque momento sentite affiorare in voi un’emozione esprimetela liberamente, non trattenete nulla; siete liberi di ridere e di piangere o di fare qualunque cosa voi sentiate di dover fare.
Tutti i personaggi che incontrate sono aspetti di voi stessi, appartengono al vostro “mondo”. Sentite che vi divertite a fare la loro conoscenza, siete simili a un esploratore che si inoltra in dimensioni sconosciute: servitevi dell’entusiasmo e della curiosità dell’esploratore.
Scegliete ora un’entità, un personaggio tra quelli che popolano il vostro “luogo di pace” e lasciate che vi doni un regalo, che vi porti un messaggio, che vi spieghi qualcosa che avete bisogno di sapere. Disponetevi a ricevere qualunque cosa vi venga donata.
Ora provate voi a regalare qualcosa, a portare un messaggio, a comunicare con l’entità che avete scelto, a donarle il vostro amore.
Ripetete questo scambio con le entità che abitano il “luogo di pace”; imparate da loro e insegnate loro ciò che sapete.
Quando sentite che avrete ricevuto tutto ciò che potevate ricevere e avete dato tutto ciò che potevate dare, riposate per un po’ nel “luogo di pace” e assorbitene la bellezza e la forza.
Lentamente, quando ritenete che sia arrivato il momento di terminare la pratica, tornate al respiro spontaneo attraverso il naso e iniziate a riprendere contatto con il vostro corpo, facendo dapprima dei piccoli movimenti e poi stirandovi come al risveglio da un lungo sonno.
Infine, impiegando tutto il tempo che vi è necessario, senza avere fretta riprendetevi, aprite gli occhi e portate con voi le sensazioni di pace che avete sperimentato.
Fonte: “Meditazione. Riscoprire la gioia” di Paola Bertoldi.