Negli scorsi post abbiamo visto la meditazione guidata attraverso la runa Jera, abbiamo vissuto tutto il ciclo del raccolto, abbiamo piantato i nostri semi, li abbiamo visti dare i suoi frutti ed abbiamo ottenuto il dono della Dea. Oggi continueremo a conoscere le rune del secondo Aett, e approfondiremo la runa Eihwaz, essa pianta le radici nella terra per elevarsi al cielo, si dice che questa runa rappresenti l’albero sacro Yggdrasill, l’albero della vita.
Come sempre prima della meditazione preparate voi stessi e l’ambiente, per aiutarvi ad entrare in contatto con la runa, se l’avete a disposizione, tenetela nella mano sinistra durante la “seduta”, dopodiché mettetevi comodi, chiudete gli occhi e iniziate a visualizzare:
Siete in una foresta d’inverno, i tronchi degli alberi sono nodosi e grigi, i rami secchi e spogli, ad ogni vostro passo, il terreno pieno di foglie secche scricchiola. Camminate e godetevi quella foresta selvaggia, vi ritroverete a fine foresta in un campo, la neve ricopre solo i confini del terreno, pare un campo desolato, che vi mette una leggera inquietudine, quindi alzate il passo, sapete che se scenderà la sera e voi sarete ancora in quel campo sarete perduti. Guardate il cielo, è cupo e grigio.
Continuate a camminare e vedrete un albero alto, l’unico albero solitario in quel campo morto, fatto solo di cumuli di terra. L’albero stona con tutto il resto, esso è verde, ed ha bacche rosse brillanti. Avvicinatevi estasiati a quel dono della natura, e noterete che ai piedi dell’albero c’è un masso grigio, con appoggiati un arco ed una freccia.
Il cielo si fa ancora più scuro, i cumuli di terra, creano delle ombre inquietanti su tutto il campo, con la coda dell’occhio scorgete qualcosa che si muove dietro di voi, e sentite un fruscio, giratevi di scatto, ma non vedrete niente e nessuno. Affrettatevi e prendete l’arco e la freccia alla base dell’albero. Percepite qualcuno, percepite un pericolo, cosa o chi sarà mai?
Il viaggio attraverso la runa Eihwaz continua nel prossimo post…