Oltre a Diavoli e Streghe, anche le succubi e Incubi praticano magia?
Le funzioni degli Incubi e delle Succubi appartengono indifferentemente e in eguale misura a tutti gli spiriti immondi? E sembra che sia così. Si sostiene che, così come nel calcolo del Buon ci sono gradi e ordini (cfr. S. Agostino, nel suo libro sulla natura del bene), così anche il calcolo del Maligno si basa su confusione. Ma, come per il bene nulla può essere senza fine, in modo tra tutti i cattivi è disordine, e quindi tutti indifferentemente seguono queste pratiche. Vedi Lavoro X.: Una terra di oscurità, l’oscurità stessa, e l’ombra della morte, senza alcun ordine, e dove la luce è il buio.
Per loro natura hanno dei spiriti impuri, ma non così sporchi come per il loro bene pejorate parti; sottile nella malvagità, desiderosi di fare danni, gonfia di orgoglio, pertanto tali pratiche in esse sono dovute al peccato o alla punizione. Poi di nuovo, dove il peccato è maggiore, vi è la pena più grande quindi la loro punizione peggiore. Se questo non è così, un altro motivo verrà dato perché non indifferentemente praticare queste cose.
Si sostiene che, qualora non vi sia la disciplina o l’obbedienza, non tutti i lavori, senza distinzioni, è sostenuto che non esiste alcuna disciplina o obbedienza tra demoni, e nessun accordo. Proverbi XIII.: Tra i fieri c’è sempre contesa.
Ancora una volta, come causa del peccato che tutti ugualmente commettono, dopo il Giorno del Giudizio tutti saranno detenuti in basso dalle nebbie a causa delle funzioni loro assegnate. Abbiamo letto che non vi è parità sul conto di emancipazione, quindi non c’è la parità in materia di dazi e tentazioni.
Su I Corinzi XV: Finché il mondo dura, gli Angeli sono impostati su Angeli, uomini con più di uomini e demoni più diavoli. Anche nel lavoro xl parla delle scale del Leviatano, che significano i membri del diavolo, pertanto non vi è tra loro diversità sia di ordine e di azione.
Va detto che gli angeli a cui il comando avverse Influenze sono soggetti sono chiamati poteri, come dice S. Gregorio e di S. Agostino (De Trinitate, 3). Un ribelle e un peccatore hanno uno spirito della vita soggetta alla non obbedienza. Quelle creature che sono più perfetto e più vicina a Dio, hanno il potere sugli altri: la buona Angeli, che sono più vicino a Dio, a causa della loro fruizione in Lui, e la mancanza dei diavoli, hanno la preferenza rispetto ad i diavoli, e regola su di loro.