Se siete alla ricerca di luoghi misteriosi, unici e poco conosciuto, oggi vi voglio presentare un luogo da visitare, magari facendo una scampagnata con gli amici. La regione che andremo ad analizzare è il Piemonte e la Valle D’Aosta.
Torino è considerata la città misteriosa in Italia, il punto di incrocio di linee energetiche negative e positive, e secondo delle leggende, sarebbe stata fondata nel 1.500 a.C. dagli Egizi (basta pensare al Museo Egizio nella città che è tra l’altro il più importante d’Europa e secondo solo a Il Cairo.
Torino, nell’antichità, è stato un luogo di vacanza e studio per Nostradamus, Cagliostro, Saint-Germain, Fulcanelli e Paracelso.
Dal ‘500 fu il luogo d’incontro di tutti gli alchimisti d’Europa, perché, secondo la legenda, si narra della presenza sotto il Palazzo Reale delle Grotte Alchemiche, di un luogo propizio naturale per gli esperimenti alchemici.
Anni fa, durante i lavori della metropolitana, ci furono dei problemi di lavorazione e i progettisti, per ragioni non rese note, cambiarono la linea della metro di novanta gradi dalla loro traiettoria originale.
La città di Torino, ha anch’essa dei fantasmi, basta andare a Palazzo Reale, Palazzo Barolo, Palazzo Madama e in altri luoghi della città come il Castello Medievale sul fiume Po.
Ad Alpignano, sempre in provincia di Torino, vicino il ponte sul fiume Dora c’è un masso che ogni anno, puntualmente, nel giorno dell’Epifania, gira su se stesso per tre volte, ovviamente la gente del posto non sa spiegarsi il perché, ma il fenomeno si ripete da secoli.
Ora passiamo in Valle D’Aosta, più esattamente presso il ponte di Saint-Martin detto anche Ponte del Diavolo, poiché la leggenda racconta che il Maligno venne sfidato da S.Martino a costruirlo in una notte sola, in cambio dell’anima del primo che ci fosse passato per primo.
Ponti del diavolo ne esistono tanti, anche perché in passato era molto difficile costruire ponti in luoghi poco battuti come quello del ponte di San martino, quindi si pensava che solo il Diavolo potesse essere capace. Nel XIII venne costruito sul massiccio del Gottardo un altro ponte del diavolo che univa, in una stretta ed impervia gola rocciosa, la Pianura Padana al territorio zurighese e renano.
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