Napoli è una città piena di vita e colori: ma è ancor più interessante concentrare la propria attenzione sui suoi luoghi magici, che non aspettano altro che essere visitati da coloro che sono appassionati di esoterismo e tradizioni antiche.
Napoli tra fantasmi e alchemici
Uno dei primi luoghi che qualsiasi persona attratta dalla magia dovrebbe visitare è la Cappella di San Severo. Questa è legata la figura del principe Raimondo di Sangro, conosciuto per le sue capacità esoteriche e alchemiche: leggenda vuole che sia stato lui a realizzare il Cristo Velato e le macchine anatomiche. O meglio, sembra che sia stato lui ad insegnare allo scultore la tecnica della marmorizzazione del velo e che alla sua morte si fece tagliare in pezzi per poi ricomporsi nella bara grazie alle sue conoscenze esoteriche. Mito vuole che i familiari riaprirono la bara troppo presto e lui nel cercare di rialzarsi cadde nuovamente a pezzi lanciando urla strazianti.
Un altro luogo che merita attenzione è il Palazzo degli Spiriti: esso si trova a Marechiaro e venne costruito nel primo secolo avanti Cristo: il suo nome è legato alle leggende relative ai fantasmi che lo abiterebbero e che secondo le credenze popolari sarebbero stati uditi lamentarsi per secoli. Sarebbe possibile di notte udire una melodia dolcissima proveniente dal palazzo e vedere una figura al suo interno suonare la cetra.
Cimitero delle fontanelle e obelisco dell’Immacolata
Tra i luoghi di importanza esoterica più macabri di Napoli c’è anche il cimitero delle Fontanelle: esso si trova a Forcella ed è noto per il culto delle Anime pezzentelle. Questo antico cimitero conserva decine di migliaia di resti di persone decedute durante la peste del 1600 e il colera del 1800. Il culto sopracitato prevede l’adozione di un cranio di una persona abbandonata al suo interno in cambio di protezione. Le anime di questi morti sono considerati una sorta di ponte verso l’aldilà e un tramite per comunicare con i propri cari defunti. Per tale ragione i crani vengono puliti e adornati di fiori.
L’obelisco dell’Immacolata presente in Piazza del Gesù a Napoli venne realizzato nel XVIII secolo dei Gesuiti e, nonostante sia dedicato alla Madonna, si racconta che sul marmo della Guglia siano stati incisi dei simboli blasfemi che richiamano la morte e che ci sia scolpita anche l’immagine di un teschio e che tali segni possano essere riconoscibili all’occhio nudo solo nel momento in cui cala il sole.
Queste sono solo alcune delle più interessanti attrazioni magiche di Napoli e dintorni: una città antica come il capoluogo campano ha moltissimo da offrire tra mito e leggenda.