Luglio deve il suo nome a Iulius, ovvero Giulio Cesare: e a lui che questa mensilità è stata dedicata per via del suo giorno di nascita, occorso nell’anno 101 a.C.. Non molti sanno che prima di quel momento il mese era chiamato Quintilis, ovvero il quinto mese dell’anno secondo il calendario stabilito da Romolo.
Tradizioni legate al tempo e alla natura
Ovviamente non sono mai mancati riti e tradizioni legate a credenze magiche e divine: non bisogna dimenticare che luglio è il mese in cui maturano il grano, i frutti dell’orto e degli alberi. In particolare il raccolto del grano nell’antichità era legato a tantissimi riti di tipo agrario che celebravano le dee madri: per quanto strano possa sembrare alcune di queste tradizioni sono giunte fino a noi trasformate dal cattolicesimo, ora divenuto la base di diverse feste e sagre di paese che, prima dell’avvento della religione, erano semplici riti pagani sopravvissuti nei secoli proprio grazie al ricordo del passato.
Il grano, va sottolineato, era legato al culto della fertilità della terra: un segno della ciclicità della vita e di quei misteri che la accompagnano fin dalla notte dei tempi come la vita, la morte e la rinascita. È stata proprio la necessità di comprendere cosa ci fosse dietro l’evoluzione della vita e del presentarsi dei movimenti degli elementi naturali a spingere le popolazioni a credere ad una dea madre che si prendeva cura dei propri figli ed è da questo che sono nati ritulai e riti propiziatori specifici. È stato il tempo, in particolare, a rappresentare la discriminante per le popolazioni antiche: era la necessità di comprendere come passasse e come si ripresentasse ciclicamente a far sì che gli stessi trovassero un modo per cercare e confermare una spiegazione.
Ciò che era pagano è dedicato ora alla Vergine
Un esempio di quelli che erano i riti pagani antichi che sono giunti fino a noi può essere riscontrato nella sagra delle Regne di Minturno: questa festa riporta nel suo svolgimento diversi segni tipici delle tradizioni pagane che erano legate alla raccolta del grano. Minturno è un paese del Lazio, nei pressi di Latina , in cui per l’appunto questa celebrazione rappresenta ancora un evento importante. Il nome di questa festa deriverebbe dal latino regne, una parola che indica la gremia ovvero i fasci di spighe che venivano, ai tempi dei romani e anche in precedenza, offerti alla madre terra.
Questa sagra ovviamente non offre il grano a dei pagani ora, ma alla Vergine Maria, considerata come la madre di tutti.