L’HMS Inconstant, di Sua Maestà Britannica costeggiava l’Australia, muovendosi da Melbourne a Sidney nel luglio del 1881 quando all’improvviso avvistarono un bastimento che “serrava a dritta”. Sulla nave viaggiavano il futuro re Giorgio V di Inghilterra e suo fratello, il principe Vittorio Alberto.
Il bastimento appariva circondato da una strana luce rossa e ai marinai parve riconoscere una nave fantasma in fiamme cui alberi, pennoni e vele si stagliavano all’orizzonte. In un attimo l’apparizione sparì, com’era apparsa e di essa non rimase traccia.
I testimoni erano convinti d’aver visto la Flying Dutchman, leggendaria nave fantasma che da secoli perseguiava i marinai. La storia narrava che un capitano olandese, dal quale derivava il nome (L’Olandese Volante), doppiò Capo Horn durante una tremenda burrasca contrariamente a quanto voleva la ciurma che lo pregava di rientrare nel porto più vicino.
L’ammiraglio però non volle dar loro ascolto e continuò, fino a che davanti a loro apparve lo Spirito Santo, al quale l’uomo scaricò contro la pistola, imprecando contro Dio. Per quella bestemmia fu maledetto, trasformato in fantasma, insieme a tutto il suo equipaggio, e condannato a vagare per i mari senza sosta, senza mai poter attraccare in un porto.
Da sempre i marinai sono convinti che incontrare il Flying Dutchman porti sfortuna, lo stesso pensarono sulla Inconstant e non fu solo leggenda. Secondo i giornali di bordo sulla nave di sua Maestà avvennero fatti inspiegabili. La stessa mattina dell’avvistamento la vedetta, che per primo aveva visto la nave, precipitò dalla barra del parrocchetto e morì.
Mentre tornavano l’ammiraglio della HMS Inconstant si ammalò gravemente e anche lui morì. Nemmeno la presenza dell’erede al trono servì a mitigare il maleficio dell’olandese volante. Lo stesso Carlo descrisse il Flying Dutchman come “un brigantino che si muoveva in una luce fosforescente, una nave fantsma tutta accesa”. L’incontro aveva davvero portato sfortuna, come raccotnava la leggenda.