Oggi vorrei parlarvi dell‘iniziazione sciamanica in tempi antichi, dove si diventava sciamani solo ed esclusivamente se gli Dei lo volevano, lo sciamano o l’eletto doveva affrontare un viaggio spirituale abbastanza duro fatto di prove che sfioravano la pazzia e la morte.
Pochi erano gli eletti che venivano scelti dagli Dei per diventare sciamani, questi venivano scelti grazie ad una predisposizione innata, la chiamata o vocazione avveniva durante una malattia o un incidente violento che portava la persona quasi alla morte. Nel periodo del coma avvenivano allucinazioni, visioni, gli Dei davano al prescelto indicazioni della strada da seguire, della missione che doveva compiere nella vita terrena, inoltre gli mostravano la sua anima e il suo corpo astrale dilaniato dagli spiriti, in modo feroce e violento, per poi mostragli il suo corpo rinato con nuove membra, con nuovi organi e con nuovi fluidi, tutto questo stava a rappresentare la rottura della vecchia vita e la rinascita di quella nuova, con poteri e una conoscenza divina nuova. Solo morendo alla loro precedente esistenza potevano affacciarsi ad una nuova vita.
L’eletto passato tutto ciò guariva e si riprendeva, ovviamente era costretto a seguire la strada da sciamano, sennò gli spettava la follia e la morte, questo però era solo la prima parte dell’iniziazione, continuava poi con la somministrazione di estasi dove il corpo rincontrava e comunicava con l’aldilà, gli anziani sciamani raccontavano e donavano la loro esperienza al neofita in modo che esso fosse preparato per guidare e aiutare il suo popolo.