I licantropi sono persone malate? Al netto di tutte le leggende che riguardano gli uomini lupo, possibile che si tratti semplicemente di una patologia?
Esiste spiegazione scientifica per i licantropi?
Quando parliamo di licantropi, l’immaginario collettivo va irrimediabilmente e velocemente ad alcune storie e leggende che diverse culture e autori hanno riportato fino ai giorni nostri. Eppure, la figura dell’uomo mannaro potrebbe essere legata essenzialmente a una malattia.
E più nello specifico una patologia di tipo mentale chiamata “licantropia clinica“. Si tratta di una sindrome psichiatrica molto rara che porta chi ne è affetto a credere di potersi trasformare in un animale. La cosa interessante è che questa patologia porta le persone a pensare di potersi trasformare spesso in un lupo e accompagnando il tutto con allucinazioni e perdite di coscienza.
Un quadro clinico caratterizzato da deliri, allucinazioni e psicosi che porta negli stadi più gravi al desiderio di mangiare sangue, carne cruda talvolta anche di tipo umano. Tra tutte le figure mitologiche probabilmente quella dei licantropi è quella caratterizzata da meno mistero.
Proprio perché attualmente si è in grado di poter parlare di una malattia vera e propria. Gli esperti lo definiscono delirio zooantropico che può esprimersi attraverso diversi disturbi di personalità di tipo paranoide o in forme di psicosi. A livello psichiatrico è conosciuta anche come licantropia di Nabucodonosor che si racconta, in un passo della Bibbia, fu trasformato in una specie di lupo.
I danni della superstizione
La paura dei lupi mannari o licantropi ha portato le persone nei tempi passati ad agire per superstizione e a intrappolare o uccidere persone affette da ipertricosi per via dei troppi peli. O chi, ad esempio, aveva sviluppato la rabbia. Ancora furono presi come target da eliminare persone affette da fibromatosi gengivale che portavano il viso ad avere un aspetto animalesco.
Con la scusa di considerarle licantropi molte persone furono condannate a morte per mannarismo. E messe al rogo senza pietà.
Tornando indietro nel tempo scopriamo l’esistenza di famosi lupi mannari nella “storia”. A partire da Gilles Garnier (1573) che uccideva e mangiava i bambini semplicemente perché amava farlo. O ancora Il lupo mannaro di Chalons (1598) che attirava i bambini nel suo laboratorio da sarto e dopo averli torturati e violentati li mangiava.
Leggenda vuole che Garnier ricevette una pozione da uno spirito che gli consentiva di trasformarsi in lupo. E non pago dell’assassinio condivideva i resti delle sue vittime con la moglie. È nota anche la storia dell’intera famiglia Gandillon dove l’alfa era Peretta Gandillon, poi uccisa con l’accusa di essere una strega. Il fratello e suoi due figli erano tutti licantropi. Si racconta di come fossero, in attesa di essere arsi vivi, a proprio agio a quattro zampe e con comportamento animalesco nella propria cella.