Libri occidentali

di Redazione Commenta

 Oggi ancora parlando dei libri proibiti e nascosti vi citerò alcuni libri dell’occidente molto interessanti, ovviamente preciso che l’esistenza di questi libri possono solo essere leggende o frutto di fantasia di uno scrittore abbastanza creativo e visionario, ma ciò non da per scontato che non esistono e non narrino cose reali e realmenti esistenti.

Historia Necromantiae (Storia della Necromanzia)

Scritto circa due secoli fa, probabilmente nell’area dell’Impero nord-orientale, questo testo di circa duecento pagine tratta della storia della Necromanzia, dai suoi albori, nelle Terre Oscure ad opera di umani del Vecchio Mondo, fino ai tempi di Magnus il Pio, parla dei primi rudimentali rituali, degli esperimenti, dei primi zombie, fino ad arrivare al controllo degli spettri, alla rianimazione di creature magiche, alla vampirizzazione, ci sono solo vaghi accenni a tali procedimenti, non spiegazioni esaurienti, probabilmente anche l’autore, Humbert Volgaland, non aveva un chiara conoscenza della maggior parte di essi.

Il libro, che oggi circola in traduzioni Reikspiel, Bretonniano, Tileano, Kislevita (l’originale era in Classico), contiene due appendici: la prima è una trattazione sui non-morti, molto interessante per la grande varietà di esemplari ed esempi citati, la seconda è una trattazione sul Grande Negromante, Nagash, che nel resto del libro viene appena citato. L’appendice, di circa una decina di pagine, è molto congetturale, pare che l’autore attinga anche da fonti Arabe, e sono citate molte leggende sul destino di Nagash dopo la sua seconda uccisione. La narrazione, in generale, è molto ben organizzata e realista, senza che si prendano per oro colato le varie fonti, né che si scartino a priori.

Medicina Herboristica

Scritto una cinquantina d’anni fa da Emiliano Gustavino, Mezzuomo Remasiano, che aveva raccolto gli appunti di generazioni di Erboristi della sua famiglia e di altre Tileane e del Convivio, questo libro conta circa trecento pagine, più trenta di tabelle e schemi, contiene inoltre dettagliati disegni di piante e alberi, e il linguaggio è chiaro e semplice.

Piuttosto facile da reperire, il suo prezzo si aggira sulle 50 euro, ma può costare anche di più, a seconda della qualità dei disegni e del numero di colori, è stato finora tradotto in Bretonniano, in Reikspiel e in Estaliano, ed è considerato la più grande opera erboristica di tutti i tempi, sono elencate erbe del Vecchio Mondo, rare e non, con tutte le loro qualità e i metodi per utilizzarle, c’è anche una breve sezione sulle spezie, scritta in comune con Fredir Galandilin di Marienburg, un navigatore che visse in Catai per qualche anno.

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