Liber Daemonicus
Questo testo maledetto fu scritto attorno a 1500 da tale Heyronimus Nulnicus, demonologo devoto a Tzeentch, ne esistono poche copie, quasi tutte in Reikspiel, tutte in comune, il libro, inoltre, è proibito in tutto il Vecchio Mondo, ed è considerato prova di Demonologìa e Cultismo. Diviso in due sezioni: la prima spiega come diventare Demonologi senza un maestro, come stringere un patto con un dìo del Caos, e un breve indice di nomi di Demoni Tzeentchiani o indipendenti. La seconda è una descrizione degli dèi e dei loro demoni, con un grande elogio di Tzeentch, e una velata avversione per tutti gli altri (Slaanesh, Khorne, Nurgle, Caino).
Geographia Orbis Terrarum
Scritto una cinquantina d’anni fa da Pietro Velabianca di Luccini, famoso navigatore, fa una trattazione della geografia del Mondo Conosciuto (almeno dagli umani del Vecchio Mondo), descrivendo dapprima il Vecchio Continente con i suoi stati, i suoi equilibri, la sua politica, poi, passando all’Arabia, alla Norsca, ad Albione, qualche accenno alle Terre Oscure e alle Maleterre e alle Steppe al di là, e infine alla Costa Nuova e al Nuovo Mondo e qui termina la parte interessante del libro, le informazioni empiriche ed oggettive.
La parte che segue viene normalmente definita dagli Elfi di Ulthuan un fulgido esempio della grande immaginazione umana. Infatti il Velabianca passa a descrivere le montagne di diamanti e le migliaia di schiavi umani di Ulthuan, le torri d’avorio e d’oro della Lustria, i “mastodonti” e i “leofanti” delle Terre del Sud, gli uomini bifronti e le donne quadrupedi del Catai, le “torri viventi” di Naggaroth e chissà cos’altro.
Il valore di questo libro sta in effetti solo nella prima parte, veramente ben fatta e piacevole, che delinea non solo gli aspetti geografici, ma anche quelli politici ed economici, la versione originale, in Tileano (poi tradotta in tutte le lingue Comuni e in Norse), conta centocinquanta pagine di testo più trenta ottime tavole a colori di mappe varie. Il prezzo si aggira sulle 100euro. Il libro è molto famoso, e rappresenta la miglior opera geografica del Vecchio Mondo.