Il ragazzo risalì in macchina e cercò di mettere in moto l’auto e scappare, ma inutilmente. Vi riuscì solo quanto il velivolo se ne andò. Le telefonate di avvistamenti continuarono ad arrivare alla polizia.
Fowler avvisò lo sceriffo Weir Clem che con il suo vice partì alla ricerca dello strano oggetto volante. Le persone erano terrorizate e bisognava capire di cosa si trattasse.
I due perlustrarono le strade senza trovare niente per oltre un’ora, poi si unirono, a nord della città, a tutti i testimoni sempre più numerosi. E lì l’oggetto riapparve: luminoso e ovale.
L’avvistamento fu confermato da due poliziotti che si trovavano a breve distanza e da un altro agente che lo vide sfrecciare nel cielo come fosse un lamo, da est a ovest. Nel giro di poche ore molti testimoni avevano visto l’oggetto in un raggio di quindici chilometri.
Le persone tra loro non si conoscevano, gli avvistamenti si erano susseguiti indipendentemente l’uno dall’altro e i testimoni erano in strada perchè diretti da qualche parte, per cui era stato proprio un caso per ciascuno incappare nell’UFO.
La notizia ovviamente riempì le pagine dei giornali locali e americani in genere. Da poco l’URSS aveva messo in orbita lo Sputnik II e l’aeronautica militare accettò di indagare sui fenomeni appena descritti.
Però si limitarono ad inviare un ufficiale a Levelland. Questi non raccolse le testimonianze di tutti e quindici i soggetti, bensì solamente di sei e in seguito le autorità militari emisero un comunicato stampa in cui spiegavano il fenomeno come “di natura elettrica, chiamato fuoco di Sant’Elmo, causato da condizioni temporalesche“.
Esclusero quindi la possibilità che si fosse trattato di un oggetto volante non identificato, ma le persone sapevano bene cos’avevano visto. Inoltre quella notte non c’era alcuna attività temporalesca nella zona. La spiegazione non convinse e gli ufologi considerano Levelland un caso di avvistamento ben documentato.
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