Oggi torneremo a parlare delle fantasiose e inquietanti leggende giapponesi. Il popolo giapponese fin dalle origini ha sempre avuto grande rispetto e timore dei loro Kami (spiriti,divinità), tanto ché in molte delle loro festività sono soliti dare offerte a questi spiriti per placare un loro probabile risentimento e ire.
Questa innata paura si nota spesso nelle loro leggende dove gli spiriti dei defunti sono sempre presenti e protagonisti; oggi ne leggeremo un esempio. La leggenda di Hanako è famosa e diffusa in tutto il Giappone, tant’è che ogni scuola del Paese ne possiede una propria versione, ognuna delle quali presenta particolari e dettagli, ad esempio l’aspetto della bambina o il suo comportamento che cambiano notevolmente di luogo in luogo.
Secondo la leggenda Hanako appare esclusivamente all’interno delle toilette femminili, di solito nella terza cabina della toilette situata al terzo piano delle scuole elementari giapponesi (anche se in alcune versioni la cabina è la quarta) è per questo le sue vittime sarebbero soprattutto le studentesse che si recano al bagno da sole.
Si può richiamare la sua attenzione bussando per tre volte alla porta, chiamando il suo nome e facendole una domanda. Spesso le viene chiesto: “Sei lì, Hanako-san?”. Se Hanako è in quel bagno, allora si udirà una debole voce rispondere: “Sì, sono qui”. In altre versioni la domanda da porre è: “Hanako-san, giochiamo?”.
Una volta evocata, Hanako tenterà di trascinare la malcapitata vittima dentro il bagno, portandola con sé all’inferno; tuttavia sembra essere per lo più innocua e, in alcune versioni, è paragonata più a una mascotte soprannaturale piuttosto che a un mostro di cui avere timore. Inoltre è possibile evitare di imbattercisi se ci si tiene alla larga dalla cabina in cui si è rinchiusa o, una volta incontrata, è possibile calmarla mostrandole i buoni voti presi a scuola.
Secondo una versione alternativa della storia Hanako proteggerebbe gli studenti della scuola da altri fantasmi infestatori delle toilette.