Molte tribù indiane insegnavano ai loro bambini a cercare il favore degli dei attraverso le visioni e i sogni. A volte le ragazze potevano considerare finita la loro ricerca quando arrivavano alla pubertà e quindi potevano a loro volta avere dei figli.
In alcune tribù le visioni dei sogni sono assolutamente necessarie per avere una vita di successo. Nella tribù dei indiani Crow chi non era in grado di fare sogni di una certa rilevanza poteva acquistare qualcosa, come ad esempio un canto o una musica, che un altro aveva ricevuto in sogno.
Per fare in modo di avere visioni e sogni in età adulta, molte tribù utilizzavano la pratica dell’ “incubazione”.
Questa consisteva nel dormire in un luogo spiritualmente molto potente, un luogo sacro. Per le tribù delle pianure come i Crow, i Piedi Neri e i Cheyenne, non c’era luogo più sacro e potente della vetta di una grande montagna.
Però quando gli indiani furono costretti a vivere nelle riserve i guerrieri non ebbero più modo di poter mettere in pratica ciò che i sogni suggerivano. Questo li costrinse a trovare metodi alternativi per farli conoscere.
Ad esempio, se un guerriero sognava un canto da intonare durante la battaglia per affrontare la morte con coraggio, si fabbricava un vessillo che poi appendeva ad un palo davanti alla sua tenda in modo che gli altri sapessero cosa gli era arrivato in sogno.
Il motivo era che la legge degli uomini bianchi impediva e proibiva le battaglie e quindi al sognatore non rimaneva che questo, mettere in mostra il suo sogno e niente altro. All’arrivo dei “conquistatori” le tribù indigene indiane vennero costrette in spazi molto ridotti, le loro usanze ristrette a ciò che la legge dei bianchi permetteva e in questo modo tante si sono perse, altre sono state modificate e la loro importanza e influenza ha perso di potere.