Gli studiosi di parapsicologia si trovano a dover affrontare due sfide fondamentali: dimostrare che i poteri paranormali esistono e in secondo luogo spiegare come funzionano. Questo secondo punto è di importanza meno rilevante del primo.
Solo dimostare che esistono rappresenterebbe la fine della discussione e per questo la maggior parte dei parapsicologi è impegnato nel tentativo.
Purtroppo non è semplice dimostare aldilà di ogni ragionevole dubbio che i poteri della mente esistono e le percezioni extrasensoriali sono una realtà. Sembra che cose come la telepatia, la chiaroveggenza, la preconizione siano così discordanti con le leggi fisiche da essere impossibili da credere.
Il problema che sorge è: come può essere che una notizia, un’informazione, passino da una persona all’altra senza l’uso della parola? Solo con la trasmissione del pensiero? Ma a quanti di noi è capitato qualche volta di trovarsi in una situazione simile?
Le leggi dell’universo dicono che niente può viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce e che con la distanza i segnali perdono di forza. Come si spiegano allora fenomeni di precognizione?
Alcuni parapsicologi rispondono con delle teorie, ipotizzan che l’universo abbia caratteristiche sconosciute e portano come esempi l’elettromagnertismo e la fisica quantistica. L’elettromagnetismo è stato “scoperto” nel 1800 e descrive come alcuni segnali si propagano.
Spiega quindi le onde, la sorgente, il ricevente, la distanza, lo spettro delle radiazioni elettromagnetiche. L’uomo non riesce a percepirle. Con questa base si è dedotto che le informazioni paranormali viaggiassero allo stesso modo delle onde elettromagnetiche e che l’uomo quindi non le veda.
Sarebbero invisibili come le onde radio. Le onde paranormali vengono chiamate onde PSI, su queste sono stati fatti diversi esperimenti, ma non sono mai state realmente trovate. Con il passare del tempo altri ricercatori hanno provato a spiegarle utilizzando altri fenomeni fisici che vi illustrerò nel prossimo articolo. Oggi vi lascio con una domanda: ma il pensiero è visibile? Le nostre considerazioni mentali si vedono?