Nel 1500 la caccia alle streghe imperversava in Europa e arrivò anche in Inghilterra. Inizialmente le donne prese di mira furono le anziane ed eccentriche, fattucchiere che utilizzavano la magia, accusate di avere demoni al loro servizio.
Sull’isola però si fecero meno processi che nel resto del continente, i condannati non venivano torturati come altrove e nemmeno bruciati, ma impiccati. Spesso alcune delle vittime erano state dichiarate streghe per azioni commesse.
Una di loro fu Anne Bodenham di Wiltshire, che da quanto si vide in un dipinto, aveva fatto un cerchio magico per leggere il futuro. Fu accusata di stregoneria, si difese, ma non potè nascondere di essersi interessata di occultismo. Portava al collo un sacchetto con dentro un rospo e dava consigli su erbe e veleni.
Altre tre streghe furono giustiziate, tra cui Joan Prentice. Furono processate a Chelmsford nel 1589. Pare operassero malefici. Nel 1619 altre tre donne furono accusate di stregoneria, erano madre e due figli che avevano gettato il malocchio sul primogenito del conte di Rutland, colpevole di aver licenziato la donna.
Quando entrambi i due figli del conte si ammalarono le tre donne vennero arrestate e condannate. Una storia simile coinvolse anche Agnes Brown e la figlia. La ragazza era stata schiaffeggiata da un gentiluomo per aver insultato una miss e aveva giurato vendetta. Quando l’altra si ammalò le accusò entrambe di stregoneria e le due donne finirono per essere dapprima processate e poi impiccate.
L’unica a confessare di aver avuto rapporti con il diavolo fu Elisabeth Sawyer di Edmonton, che fu impiccata nel 1621. Raccontò che Satana le era apparso una volta che stava bestemmiando e in seguito molte altre volte le si era presentato sotto forma di cane.
Lei aveva allattato il cane con il suo terzo capezzolo e in cambio questi l’aveva vendicata di persone ed animali punendoli su sua richiesta.