Triora una piccola città situata in Liguria che ha assistito alla drammatica e crudele caccia alle streghe. Più di 30 donne furono messe nelle carceri, torturate e infine messe al rogo colpevoli di stregoneria. Ma incominciamo dall’inizio e spieghiamo le ragioni, se cosi le possiamo chiamare, che dettero atto a questo avvenimento.
Tra il 1585 e il 1587 ai tempi dei romani, in un paese che proclamava la cristianità Triora subì una gravissima carestia che procurò morte e terrore in tutto il paese. In quel momento cosi tragico la gente cercò di trovare una spiegazione a tutto questo e cominciò a sospettare di stregoneria.
Trenta donne più un fanciullo che abitavano tra le mure più vecchie della città furono colpevolizzate, senza una reale prova, di essere streghe. Esse vennero rinchiuse in delle case adibite a carcere, torturate e minacciate di confessare gli atroci incantesimi che avevano lanciato sulla città. Accusate di essersi accoppiate carnalmente col diavolo, di aver provocato una tempesta che aveva distrutto tutto il raccolto, di aver fatto un veleno composto di cervello di gatto e sangue umano facendolo poi ingerire ad un cappellaio genovese provocandogli la morte.
Una donna venne torturata per due giorni perché non confessava e continuava a negare, altre donne furono messe al rogo perchè dopo tutte le settimane di tortura avevano ceduto allo strazio, al dolore e alla fame e avevano preferito confessare fatti di cui non erano colpevoli pur di non essere ancora torturate.
Isotella Stella sessantenne morì per le tante percosse subite da parte di due addetti del carcere, e un’altra donna nel tentativo di fuggire dalla finestra si suicidò.
Allorché intervennero il consiglio degli anziani, prima con una lettera che cercava delle spiegazioni di tanta atrocità, del perché tenessero prigioniere donne che non avevano alcunché da confessare e che nulla avevano fatto, ma non ebbero risposta. Il commissario della Repubblica di Genova Giulio Scribani portò avanti questa “caccia alle streghe” con tanta crudeltà e atrocità, senza preoccuparsi delle conseguenze. Fu dapprima scomunicato per la sua ferocia e bestialità ma poi venne assolto per questioni politiche e puramente di convenienza.
Si era ormai trasformata in conflitto tra religiosi e autorità civili.
Cinque donne morirono per la brutalità delle torture, tante furono bruciate al rogo, e altre dopo settimane di tortura vennero rilasciate.
Si racconta che ancora oggi quando si passa per le “case delle streghe”si sentano grida strazianti,e una ventata di aria gelida avvolga i visitatori.