Mi hanno sempre affascinato sia le fatine, specialmente di Natale, che la Regina delle Nevi, solo che di quest’ultima dicevano fosse cattiva e quindi la mia ammirazione per tanta bellezza e candore rimaneva un pò repressa. In genere non si dovrebbero provare sentimenti del genere per i “cattivi”!
Poi studiando la materia delle fate ho scoperto alcune curiosità che voglio condividere con voi. Cominciamo dal parlare dell’albero di Natale e delle figure che sono associate a questa festa. Ci sono Jack Frost, detto Brina, e folletti e fatine di Natale. L’albero spesso viene decorato con queste belle figure e in cima, a fare da puntale, una stella o un angioletto.
Si narra però che sui primi alberi di Natale vi fossero solamente piccole fate ad adornarlo e piccole campanelle che con i loro dolci suoni servivano per tenere lontani gli spiriti maligni. Per i pagani gli alberi sempreverdi erano sacri inoltre portandone uno in casa si creava all’interno delle mura domestiche la dimora perfetta per le fate che avrebbero portato fortuna e benessere a chi la abitava.
Una delle fate più conosciute è la Regina delle Nevi, demonizzata e resa cattiva dall’avvento del cristianesimo e dalle nuove tradizioni. Lei è la dea delle fate, ma anche del cielo. Nel giorno del Solstizio d’Inverno solca i cieli nel suo carro facendo scendere la neve scuotendo il suo cuscino ghiacciato.
In altre leggende invece solca il cielo su un cigno o un’oca e non è per niente cattiva, anzi, portava buono, era di buon auspicio per la terra e rappresentava il focolare domestico e la filatura. Portava benefici ai neonati e veniva chiamata Madre Holle.
I cristiani l’hanno trasformata nella strega cattiva frau Holle e da quel momento inpoi, per il mondo, la sua natura è cambiata, tranne che per i popoli che hanno continuato ad averla nella loro tradizione come dea benefica. (photo credits | josephinewall)