Quando si parla di fortezza, altra virtù cardinale dopo prudenza, giustizia e temperanza, è ovvio che il pensiero vada subito alla forza mostrata spesso da alcune persone. Quante volte ci capita di ammirare un amico o un’amica perché mostra un carattere forte e deciso che noi non abbiamo?
Pensare la fortezza in questi termini non è sbagliato anche se questa virtù cardinale ha una connotazione ben più ampia. La fortezza infatti è da considerare come quel particolare tipo di forza che si sfrutta nella ricerca della verità; quella forza, appunto, che si mette in atto quando si resiste alle tentazioni, alle lusinghe, e che a lungo termine porta un individuo a raggiungere la piena consapevolezza dell’essere. Sì, perché alla base di questa virtù cardinale, c’è un pensiero ben preciso: l’essere nato uomo o donna è solo uno stato biologico, il divenire forti è invece il risultato di un percorso difficile e faticoso che porta alla realizzazione come persone.
► LA GIUSTIZIA, CARATTERISTICHE E FUNZIONI
E’ sul significato di persona, dunque, che punta la fortezza e non alla forza intesa nel senso più comune del termine. Questa virtù cardinale è inevitabilmente legata alla altre tre: deve essere prudente, giusta e temperante e deve aiutare l’uomo a nel raggiungimento della consapevolezza spirituale. Oggi la fortezza ha perso un po’ di quella importanza che rivestiva in passato. La cultura dominante infatti dà per scontato che siano solo i beni materiali a denotare una vita felice mentre: il forte oggi, è colui che raggiunge successo nel lavoro, che non si cura degli altri e che, per placare la sua sete di potere, è disposto a fare qualsiasi cosa.
► LA TEMPERANZA, CARATTERISTICHE E FUNZIONI
Si sbaglia dunque nel confondere una persona forte con una persona arrivista e senza troppi principi: la differenza, secondo coloro che studiano le virtù cardinali, sta proprio in questo.
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