Oggi vi voglio parlare del Candomblé che è strettamente legato alla natura ed alle forze che la animano, ed implica umiltà, sacrificio, dedizione. Il Candomblé è un antico culto molto seguito in tutto il Brasile, è una filosofia, una religione indipendente da tutte le altre, che ha la volontà e bisogno di ricongiungersi con quella parte di noi che vaga nell’infinito spazio del creato.
La parola AXE’ è la concentrazione di questa religione, nel linguaggio popolare è l’energia o “l’alto astrale”, mentre nella pratica è il potere di fare accadere le cose, il comando spirituale ed il potere dell’invocazione.
La sua energia è presenza divina delle forze della Natura nell’uomo, che sono insite all’interno di ogni essere umano,ed i colori di questa energia sono il bianco, il nero ed il rosso che simboleggiano rispettivamente l’origine della materia, la terra e l’essenza divina.
Le Divinità Africane sono rappresentazioni antropomorfe, e non rappresentano direttamente le Divinità stesse, bensì gli esseri umani da loro posseduti.
Non confondere questa pratica dallo Spiritismo Europeo dove sono le anime dei defunti ad impossessarsi nei medium, ma in queste caso la divinità possiede il soggetto e lo guida nella realizzazione delle sue volontà; elemento fondamentale di tutte le cerimonie espresse nel Candomblé è EXU, il rappresentante della fecondità, raffigurato spesso come simbolo fallico ed onorato con danze che simboleggiano l’atto dell’accoppiamento.
Questa pratica religiosa consente un accesso diretto con gli Orixàs, le Divinità, che avviene in due differenti forme: la prima forma passiva è di tipo emotivo e si fa attraverso i rituali, l’iniziazione e la possessione, mentre la seconda attiva, è di tipo filosofico ed utilizza l’elemento umano, ossia il medium.
Gli Orixàs sono individuali, ed ognuno ha i propri con i quali instaura un proprio rapporto. Exu è l’intermediario degli Orixàs tra gli uomini, ed egli racchiude una intrinseca dualità derivata dai contatti del Cristianesimo con il Candomblé, è irascibile e collerico, ma anche comprensivo e benefico.
Quando il mondo fu creato, ogni singolo Orixàs ricevette una parte di Axè ossia energia vitale, ed una parte che gli dava il potere di controllare tutti gli esseri umani e le manifestazioni del mondo materiale.
Tutti gli Orixàs rappresentarono una forza differente della Natura, OXUM Divinità dell’acqua dolce era nei fiumi e nelle cascate, OXALA‘ divinità dell’aria, le YANSA divinità del vento erano presenti nelle montagne, YEMANJA‘ divinità delle acque salate era presente nelle spiagge e mari, OXOSSI divinità della caccia, OSSAIM divinità delle foglie e OGUM divinità del ferro) erano presenti nelle foreste, XANGO‘ divinità dei fulmini e dei tuoni era presente nelle pietraie.
Queste relazioni sono anche espressioni dell’appartenenza degli Orixàs ai quattro elementi nel seguente modo: OXALA’ e ODUDUA’ associati all’elemento Aria, OGUM, OXOSSI e OSSAIM associati all’elemento Terra, YEMANJA’, OLOKUM e OXUM associati all’elemento Acqua ed infine, XANGO’ e AGANJU per l’elemento Fuoco.
Fonte | Violetfairy
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Ciro 27 Giugno 2012 il 15:27
In passato ho avuto il privilegio di una esperienza con devoti del candomble ,mi farebbe piacere approfondire .