Klaus Schreiber, ex ispettore tedesco di dispositivi antincendio, aveva la particolarità di comunicare con il suo televisore! Era il 1982 e quel giorno Klaus, in compagnia di alcuni amici, conversava su un programma tv in cui parlavano di messaggi da altre dimensioni.
Quasi per gioco Klaus propose di cercare di contattare un amico scomparso di recente, un certo Peter. Si procurò un registratore e lo accese poi chiese attraverso il microfono “dove sei Peter?” e lo invitò a bersi una birra. Dopo un pò di silenzio riavvolse il nastro e lo ascoltò.
Verso la fine della registrazione si udiva chiaramente una voce che non apparteneva a nessuno di loro. Avendolo conosciuto poterono identificarla come quella del defunto Peter. Affascinato da questo accadimento Klaus trasformò la sua cantina in un piccolo laboratorio da esperimenti e cominciò a cercare ulteriori contatti con i defunti.
Inizialmente utilizzava un regitratore, ma poi ad alcuni spiriti, o almeno così pare, venne l’idea dapprima del videoregistratre e poi della televisione. Klaus riuscì in questo modo a fare una raccolta di videocassette con i suoi nuovi amici. Le immagini captate dallo strumento sono però un pò sfuocate e poco comprensibili, così c’è da fare un lavoro di fermo immagine e blocco.
Schreiber con un modulatore speciale riusciva a mettere a fuoco i volti e far si che i lineamenti fossero riconoscibili. Molti dei volti erano parenti defnti di Klaus oppure personaggi famosi. Lui però non fu il primo a cercare di comunicare con gli spiriti delll’aldilà.
Il più noto sperimentatore elettronico per la ricerca delle anime dei defunti fu Thomas Edison che negli ultimi anni della sua vita cercò di costruire uno strumento adatto a percepirli senza però mai riuscirci. Altri ricercatori, in tempi più recenti, hanno provato a fare lo stesso con sistemi video e pare siano riusciti a registrare immagini di defunti.