Frederick Kaigh era un medico del XX secolo che poco c’entrava con le esplorazioni tra il Congo Belga e la Rhodesia. Lui però si sentiva un esploratore e mezzo nudo, appollaiato su un albero intendeva godersi lo spettacolo di una danza segreta.
Lo stregone nyanga arrivò e cominciarono a rullare tamburi. Era travestito da sciacallo e aveva delle strisce di pelle dell’animale attaccate in vita ad una specie di cintura. Kaigh osservava in silenzio. Il capo dello stregone era coperto da una maschera raffigurante appunto uno sciacallo.
Dopo aver bevuto una pozione cominciò a ad ulurare come un animale a cui rispondevano dalla giungla mentre danzava ad un ritmo sempre più vorticoso, nonostante l’età avanzata. Alla fine esausto cadde in trance con la bava che gli usciva dalla bocca.
Kaigh rimaneva nascosto a guardare l’ebisizione. A quel punto dalla giungla uscirono un ragazzo e una ragazza, completamente nudi, e cominciarono a recitare la parte di una coppia di sciacalli. Iniziarono a muoversi sempre più velocmente fino a trasformarsi realmente in sciacalli lasciando pieno di sgomento e stupore Frederick Kaigh.
L’uomo parlò e descrisse questa sua esperienza nel libro “Witchcraft and Magic of Africa” (Stregoneria e Magia dell’Africa). Il medico inglese era convinto di aver assistito ad un fenomeno che si chiama “licantropia”, ossia l’abilità di alcuni individui di trasformare il loro corpo umano in quello di animali.
La licantropia esiste in culture differenti in varie parti del mondo ed è arrivata fino ai giorni nostri ed è tema ricorrente in miti, leggende e favole. La trasformazione rimane un mistero che sfuge a tutte le leggi e scienze conosciute. Molti studiosi invece ritengono questo fenomeno solamente delle allucinazioni o illusioni, dovute ad attimi di follia oppure all’uso di sostanze allucinogene. Da queste storie di trasformazione sono uscite le due figure più spaventose della notte: licantropi e vampiri.