La diatriba sull’esistenza o meno di Ufo è ancora apertissima. E in opposizione a coloro che credono fermamente al fatto che gli extraterrestri non esistano, ci sono numerose testimonianze di chi invece sostiene di avere avuto incontri ravvicinati con gli alieni. E’ il caso di un pilota che in questi giorni è stato ascoltato in merito alla vicenda accaduta lo scorso 13 luglio, quando era alla guida di un Airbus 320.
Il pilota sostiene di avere evitato una collisione con un Ufo che puntava dritto dritto contro il suo aereo. L’extraterrestre in questione, almeno secondo la testimonianza del pilota, avrebbe avuto la forma di un pallone da rugby. L’avvistamento sarebbe avvenuto alle 18.30 del 13 luglio 2013, a 11 km di altezza nei cieli a 32 km ad ovest di Heathrow.
Per questo motivo, insomma, il capitano dell’Airbus 320 avrebbe virato improvvisamente, nel tentativo di evitare lo schianto con quell’oggetto non bene identificato che avrebbe puntato il jet da sinistra in basso. Tutto si sarebbe consumato nell’arco di pochi secondi e per questo motivo il pilota non avrebbe avuto il tempo materiale di avvisare né l’equipaggio né tantomeno i passeggeri.
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Una volta scampato il pericolo, il comandante dell’aereo avrebbe immediatamente fatto la segnalazione a chi di dovere ma gli appositi radar non avrebbero individuato la presenza di alcun oggetto misterioso nei cieli sopra Heathrow. Le autorità inglesi, dunque, hanno escluso che quanto raccontato dal pilota possa corrispondere a verità e hanno escluso categoricamente la presenza di qualsiasi oggetto non bene identificato nei cieli sopra l’aeroporto inglese.
La manovra azzardata del pilota avrebbe portato al ferimento di una hostess con grande paura per i passeggeri che, ignari di tutto, si sarebbero trovati su un aereo “impazzito”. Le indagini sono tutt’ora in corso anche se la presenza di un Ufo (e di conseguenza la versione del pilota dell’Airbus 320) non convince le autorità britanniche.
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