Inno alla Dea dell’Alba

di Gianni Commenta

 Oggi voglio presentarvi due Inni molto interessanti, che vanno a render grazie alla Dea dell’Alba “Eos”. Eos veniva chiamata da Omero “la dea dalle dita rosate per l’effetto che si vede nel cielo all’alba”.

Ecco il primo Inno alla Dea dell’Alba.

Inno alla Dea dell’Alba

Le Albe radiose sono sorte per la Gloria, nel loro bianco splendore, come le onde delle acque.

Ella crea percorsi agevoli, belli da percorrere, e, ricca, si è mostrata benigna e amichevole.

Noi vediamo che sei buona: la tua gloria brilla da lontano; i tuoi raggi, i tuoi splendori sono fluiti sino ai Cieli.

Adornandoti, hai denudato il tuo seno, risplendendo di maestà, tu, Dea del Mattino.

Rossi e luminosi sono i bovini che trasportano lei, La Benedetta, [la cui luce] si diffonde attraverso le distanze.

I nemici ella insegue come una prode arciera, come un’agile guerriera ella respinge l’oscurità.

Le tue strade sulle colline sono agevoli: tu passi Invincibile! Brillando di luce propria! attraverso le acque.

Così con il tuo ampio sentiero, Eccelsa Dea, Figlia dei Cieli, porti ricchezza per darci conforto.

Alba, portami abbondanza: serena, con i tuoi buoi tu porti ricchezze a tua volontà e a tuo piacere;

Tu che, una Dea, Figlia dei Cieli, ti sei mostrata squisita con la tua generosità quando ti abbiamo presto invocata.

Come gli uccelli tornano dai loro nidi, così gli uomini con riserve di cibo si alzano al tuo spuntare.

Sì, O Dea Mattina, molto bene tu porti al mortale generoso che rimane a casa.

Inno alla dea 2

Spargendo la sua luce sulle umane dimore, questa Figlia dei Cieli ci ha chiamati dal nostro sonno;

Ella, che la sera, con il suo splendore argenteo, si è mostrata persino attraverso le ombre dell’oscurità.

Le Albe hanno diviso tutto questo con destrieri dai rossi raggi, e rilucono mirabilmente su carri splendenti.

Esse, avvicinando il grandioso inizio del rito, conducono lontano le ombre della notte che ci cingono.

Albe, portando qui gloria e forza e potenza e nutrimento e vigore, all’uomo che vi venera,

Opulente, con imperiale eroica forza, favorite il vostro servo e che questo giorno lo arricchisca.

O Albe! C’è un tesoro, ora per l’uomo che vi è servo, e ora per l’eroe che vi porta offerte;

Ora per il cantore, che vi innalza il canto di lode. Persino ad uno come me, ne deste in passato.

O Alba che sali sulle creste dei monti, Angirases ora loda le tue scuderie di bovini. Con preghiere e inni sacri, essi le spalancano; l’invocazione degli eroi agli Dei è stata fruttuosa.

Splendi su di noi come una volta, tu Figlia dei Cieli; su colui, o ricca Fanciulla! che ti serve come Bharadvaja.

Dona al cantore ricchezza, con i nobili eroi, e a noi concedi estesa gloria.

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