Gli Inni Orfici son un libro di culto realizzato nel I o II secolo d.C.‚ in Asia Minore‚ da un gruppo di adepti di Dionisio.
Gli Inni in totale sono 87, ciascuno dedicato a una divinità ed accompagnato da un delizioso profumo. I fedeli del culto pregano il Cielo o la Morte, nel mentre viene diffuso il profumo d’incenso, invece durante la preghiera della Notte, il profumo di torce, mentre pregano Zeus, quello di storace e durante la preghiera a Posidone, quello di mirra.
– Inno Orfico: Profumo di Rea
Rea venerabile, figlia del multiforme Protogono,
che metti il carro dalle sacre ruote sugli uccisori di tori,
accompagnata dai timpani, che ami il delirio, fanciulla risonante di bronzi,
madre di Zeus egiogo signore dell’Olimpo,
da tutti onorata, dalle forme splendenti, beata compagna di Crono,
che ti diletti dei monti e degli spaventosi urli dei mortali,
Rea di tutto sovrana, che susciti il tumulto di guerra, dall’animo forte,
ingannatrice, salvatrice, liberatrice, origine prima,
madre degli dei e degli uomini mortali;
da te infatti derivano e la terra e l’ampio cielo in alto
e il mare e i venti; amante della corsa, aeriforme:
vieni, dea beata, salvatrice con benevolo consiglio
portando pace con ricchi beni,
mandando brutture e morti ai confini della terra.
– Inno Di Nemesi
O Nemesi, ti celebro, dea, somma regina,
tutto vedi, osservando la vita dei mortali dalle molti stirpi;
eterna, augusta, che sola ti rallegri di ciò che è giusto,
che muti il discorso molto vario, sempre incerto,
che temono tutti i mortali che mettono il giogo al collo:
perché a te sempre sta a cuore il pensiero di tutti, né ti sfugge
l’anima che si inorgogliosisce con impulso indiscriminato di parole.
Tutto vedi e tutto ascolti, tutto decidi;
in te sono i giudizi dei mortali, demone supremo.
Vieni, beata, santa, agli iniziati sempre soccorritrice:
concedi di avere una buona capacità di riflettere, ponendo fine
agli odiosi pensieri empi, arroganti, incostanti.