Nel taoismo il concetto di reincarnazione è un po’ differente da quello di altre religioni. Prima di tutto il taoismo prende vita con Laozi, filosofo a cui viene ascritto il più antico testo di questa religione.
Nel taoismo non c’è l’immortalità dell’anima quanto quella del corpo. Il prolunamento della vita diventa la cosa cui tendono i taoisti. Il credente di questa religione cerca l’immortalità per il corpo e quindi una vita eterna in questo senso.
Per ottenere l’immortalità i taoisti si affidano a pratiche ginniche, sessuali, dietetiche oltre che meditative. Se una persona rriva all’immortalità diventa un saggio e va a far parte del pantheon delle divinità di questa religione.
L’immortalità viene chiamata xien ren e dà dirittto, come dicevo, a sedere accanto agli spiriti, dei delle forze naturali. Lo scopo del taoismo è proprio questo, di raggiuingere uno stato di vita eterna, ma attraverso il corpo.
È questa la differenza maggiore che ha dalle altre religioni che vedono come immortale l’anima che “abita” il corpo. Il taoismo nel suo lungo cammino si è poi suddiviso in varie ramificazioni. Alcuni considerano il fondatore del Taoismo religioso un certo Zhang Daoling.
I Maestri Celesti, che si possono definire le persone al vertice della piramide sacerdotale hanno risieduto sul Monte del Drago e della Tigre, in una regione chiamata Giangsu. Vi sono rimasti fino al 1927.
Ora il 64° tiashi, così viene chiamato il capo del Taoismo, risiede a Taiwan dove c’è anche la sede della Società Taoista internazionale che è stata fodata nel 1965. Sono molti gli scritti taoisti e riguardano molti argomenti religiosi: dai sacrifici ai templi, dagli esorcismi alle pratiche religiose.
Si contano più di 1.500 testi del daozang che fu redatto a partire dal 700 per imitare in qualche modo gli stessi scritti buddisti. Questa religione è praticata nelle regioni della Cina dove ha lasciato un’impronta indelebile.
(fonte: Enciclopedia delle Religioni)