Nel corso della storia per secoli e secoli numerosi alchimisti e scienziati ebbero come unico scopo il riuscire a fabbricare o almeno a scoprire la leggendaria pietra filosofale. La pietra dei filosofi o meglio nota come pietra filosofale per molti, è la sostanza catalizzatrice, una composizione chimica, capace di straordinarie proprietà, come la possibilità di poter creare un elisir di lunga vita in grado di vivere una vita oltre modo lunga o se assunta regolarmente di raggiungere l’immortalità e di conseguenza la cura per tutte le malattie dell’universo.
La ricercatissima pietra dei filosofi chiamata così, forse, anche perché capace di far acquisire l’onniscienza ossia la conoscenza assoluta del passato, del presente, del bene e del male Un’altra proprietà riconosciuta alla pietra è la possibilità di trasformare tutti i materiali vili in oro, l’unico metallo immortale, capace di perdurare inalterato nel corso del tempo, proprietà che nel corso della storia ha stuzzicato l’avidità di molti. Per un’altra piccola schiera la pietra filosofale assume un altro significato che va ricercato non in una sostanza materiale, ma bensì si pensa corrisponda ad un’esperienza interiore, un viaggio per arricchire e sviluppare la propria interiorità e spiritualità.
Secondo le leggende numerosi personaggi del calibro di Cagliostro hanno dichiarato di possedere la pietra filosofale e di poter godere delle sue straordinarie proprietà come immortalità o il saper trasformare metalli vili in oro, ma si tramanda che l’unico in grado di creare la pietra filosofale, come tanti scritti o pellicole cinematografiche confermano, fu l’alchimista francese Nicolas Flamel.
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