Molto spesso i sogni parlano un linguaggio simbolico nel quale le immagini che rappresentano cose normali indicano un differente tipo di realtà. I sogni, i miti, le religioni e anche l’arte di ogni cultura, in qualsiasi grado di sviluppo della tecnologia sono piene di simboli.
Alcune culture ne hanno di propri a rappresentarla e sono tipici di essa. Molto spesso invece tanti popoli hanno simboli in comune. Questi vengono chiamati “simboli universali” ed hanno un significato che trascende i popoli.
Tre sono i simboli più comuni al mondo e sono il serpente (drago o biscia), l’acqua e il fuoco.
Il serpente rappresenta le divinità della fertilità ed è uno dei simboli più antichi che ci siano, presente nelle sculture preistoriche. Questo simbolo rappresenta sia il bene che il male, a seconda del contesto.
Per la religione cattolica il serpente rappresenta il male che, nel Paradiso Terrestre, tenta gli uomini fino a far loro infrangere le regole, rappresenta quindi il demonio, il male.
Rappresenta il potere dell’occulto e del mondo sotterraneo, quindi dei poteri malvagi, ma in quanto essere strisciante è anche simbolo della terra nutrice. Se per la religione cattolica è un simbolo del male per molti antichi popoli americani rappresentava il bene e veniva adorato come dio.
Vari yogi lo veneravano come guida spirituale. I greci attribuivano al serpente il potere della guarigione tanto che il simbolo della medicina viene rappresentato con due serpenti attorcigliati simmetricamente.
Per la psicanalisi il serpente ha la sua duplice caratteristica e quindi sta alle persone arrivare a definire quale delle due, in quel particolare contesto rappresenti. Insomma può essere sia positivo e negativo. Il serpente può indicare la fusione dell’inconscio e del conscio, in questo caso cosa positiva che porta ad una nuova crescita e una nuova maturità spirituale. Nei prossimi articoli parleremo di fuoco e acqua.