Quando le parole hanno un potere magico potente se dette con convinzione e desiderio ardente, portano conseguenze tragiche.
Una signora dell’Assia raccontò la storia di questo bambino al quanto egoista che portò tutti alla morta, la signora narra che la principessa Alice d’Assia, figlia della regina Vittoria d’Inghilterra e sorella della regina Friedrich di Prussia, viveva a Darmastadt, accidentalmente il suo piccolo bambino cadde dalla finestra del palazzo nuovo, sua madre confidandosi con la regina Vittoria raccontò che l’altro suo figlio Ernesto Ludovico, era rimasto molto scosso della morte del fratello e che aveva espresso il desiderio che qualora fosse morto lui, sarebbero morti anche tutti gli altri della famiglia. Ovviamente sua madre pensò che era il dolore della perdita del fratello a farlo parlare e ragionare in tale modo. Passati gli anni il principe Ernesto in punto di morte espresse il desiderio di essere sepolto nel parco del castello ai piedi di una piccola altura fiorita di rose, ovviamente provvisoriamente, dato che nulla era stato previsto e quindi preparato, la salma fu deposta nella cappella del mausoleo di famiglia.
Nel frattempo in Inghilterra doveva celebrarsi il matrimonio di un altro membro della famiglia, cioè il figlio di Ernesto Ludovico, la principessa e sposa Cecilia essendo incinta decise con i famigliari dello sposo di partire per l’Inghilterra con l’aereo, ma sfortunatamente durante il volo l’apparecchio prese fuoco e morirono tutti, tra cui la principessa Eleonora , il principe Giorgio Donato, la principessa Cecilia, i due piccoli principini, l’aiutante della sposa e una dama di compagnia, la principessa Giovanna che era rimasta a casa ma che appresa la notizia morì anch’essa, e infine nello stesso periodo era morta la seconda moglie Melitta di Ernesto Ludovico. Conclusione, detto fatto, Ernesto Ludovico portò con se nella sua tomba la prima e la sua seconda moglie, suo figlio, sua nuora e suoi tre nipotini.