Oggi parleremo del Pentacolo, simbolo molto antico, presente ovunque, e con significato che è mutato molte volte nel corso della storia dell’uomo.
Il Pentacolo è costituito da un pentagramma all’interno di un cerchio e le sue origini sono antiche, in epoca classica si pensa che venisse utilizzato dai pagani cultori della dea Venere.
Oggi è diventato il simbolo del Neopaganesimo ed è utilizzato per numerose funzioni.
L’etimologia della parola pentacolo è controversa, secondo alcuni deriverebbe dal greco panta, che significa tutto, e kleos che vuol dire azione gloriosa.
Il pentacolo è sempre stato un portafortuna o un amuleto almeno tradizionalmente, ma le teorie sono molte, come quella che lo fa derivare dal termine dall’italiano pendere, quindi una deformazione di pendacolo, ovvero pendaglio.
Il significato del pentacolo non è negativo nemmeno affiancato alla figura del demonio, esso, durante la religione cristiana divenne da simbolo pagano a simbolo demoniaco legato alle forze oscure del male.
Molte religioni pagane credono che il pentacolo abbia significati positivi per esempio, gli antichi egizi o usavano per indicare il regno dell’oltre tomba Duat, utilizzando un geroglifico, un cerchio che internamente aveva disegnato una stella a cinque punte rivolta verso l’alto.
Molti seguaci di Pitagora lo hanno come simbolo, poichè conteneva al suo interno il segreto matematico della sezione aurea. Altra interpretazione che viene data molto interessante è quella affibbiatogli da Leonardo Da Vinci con l’ Uomo Vitruviano, qui il simbolo diventa la schematizzazione del corpo umano.
Il credo pagano, da al pentacolo una valenza simbolica differente, per il Neopagani è una rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo, ed ha al suo interno tutta la misticità della creazione, l’insieme delle leggi che governano il cosmo.
Insomma, da secoli e secoli, questo simbolo è preda di varie supposizioni, da chi lo vede come il simbolo supremo del male, a chi lo vede come simbolo della purezza e del creato.