Il Monastero maledetto ed il monaco assassino

di Gianni Commenta

Oggi voglio parlarvi di un monastero benedettino abbandonato vicino ad un piccolo paesino nel Salernitano, un luogo dove oramai, cespugli e natura incolta e sterpaglia ha invaso le mura perimetrali.

Per accedere a questo monastero, bisogna lasciare l’auto lontana ed attraversare i campi a piedi. Il monastero è della fine del 1600, seppur all’inizio era un monastero normale, verso la metà del 1700,furono commessi omicidi terrificanti verso i contadini della zona, ecco perché venne poi ribattezzato:”Il monastero maledetto”.

I veri problemi del luogo cominciarono quando un giorno un uomo malato fuori dalla porta del monastero chiedeva aiuto un po’ di cibo ed un posto in cui coricarsi, ovviamente I monaci lo accolsero, ed iniziò a svolgere mansioni nel monastero, prendendo poi anche i voti.

Tutto procedeva per il meglio finché quest’uomo non si innamorò di una contadina del posto. La loro relazione fu breve poiché vennero scoperti dai monaci, che furiosi imprigionarono lui, affinché espiasse i suoi peccati carnali e condannarono la povera ragazza a morte poiché pensavano che fosse una strega del demonio.

La contadina morì durante le sue confessioni, ma quando i monaci decisero di liberare il monaco, lui era divenuto il male in persona.

Con il passare dei mesi, numerosi monaci morirono in circostanze accidentali, e l’uomo divenne il padrone di quel monastero, ed i monaci rimasti non osavano opporsi al suo volere.

Intorno al monastero, alle zone limitrofi, le morti cominciarono ad essere numerose, chi si avvicinava a quel monastero, scompariva.

Un giorno, una donna e suo marito, di passaggio con una carrozza, vennero sorpresi dalla pioggia, e non sapendo dove andare cercarono rifugio nel monastero.
Quella notte dal monastero tornò solamente il marito, alla guida della propria carrozza e con il cranio fracassato … delle testimonianze, dicono che certe notti un uomo in carrozza vaghi ancora per quei luoghi alla ricerca della propria moglie.

Dopo quella terrificante morte, il re inviò i suoi sottoposti a scoprire i colpevoli ed arrivati al monastero, il monaco venne impiccato ad una quercia dinanzi al monastero. Nonostante sia morto, il monaco continua a risiedere nel monastero, terrorizzando ancora la gente del luogo.

Nel 1989, tre ragazzi erano andati nei campi di Sicignano, oramai si era fatto tardi, così decisero di raggiungere prima la strada, tagliando per i boschi. Dopo poco si trovarono di fronte a delle mura del monastero, e notarono una figura descritta come un sacerdote, che camminava.

Presi dalla paura i ragazzi scapparono, ma uno di loro inciampò e cadde a terra, e nel rialzarsi vide lo strano incappucciato dinanzi a lui, che lo fissava a braccia conserte. Il ragazzo dapprima rimase fermo di fronte al monaco che gli disse una frase che non capì.

Il ragazzo rimase fermo fino all’arrivo dei suoi due amici.

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