Il manicomio di Aguscello è uno dei luoghi, in Italia, più visitati da chi ama il brivido del mistero e dell'orrore, perchè protagonista di atroci delitti
Il manicomio di Aguscello è uno dei luoghi, in Italia, fra in più inquietanti, la cui storia è degna di un film dell’orrore. Esso si trova a mezz’ora di strada dal centro della frazione. I primi documenti che attestano l’esistenza della struttura risalgono al lontano 1870, quando i fratelli Pareschi decisero di acquistare l’immobile per farne una residenza privata.
Da allora molti furono i proprietari di quella casa, fino a quando venne acquistata dalla moglie del dottor Giovanni Bernardi, che vista la vastità dell’edifico, decise di adempirla a ospedale per malati di tubercolosi.
Nel 1940 l’immobile venne venduto alla croce rossa italiana che lo trasformò in ospedale psichiatrico per bambini, e così fu per 30 anni. L’ospedale era gestito da suore, suore che non avevano il ben che minimo amore per i piccoli inquilini che la struttura ospitava, si narra infatti che lì furono compiuti atroci torture e delitti su quei poveri bambini.
Le testimonianze di chi ha vissuto quegli anni, in quel luogo, parlando di torture fisiche e mentali; ed ancora oggi, chi si addentra nelle stanze di quel manicomio, può vedere i resti di alcune macchine per l’elettroshock e altre macchine di tortura. Nelle altre stanze campeggiano ancora i piccoli lettini, le sedie ed i giocattoli.
Ma quello che più si nota, o meglio si avverte è l’atmosfera pesante, il supplizio dei piccoli torturati, alcuni hanno anche affermato di sentire un’angoscia opprimente, di udire gli scalpicci dei piedini e dei lamenti dei tanti bambini che furono torturati e persero la vita lì dentro.
Esiste però una stanza, ormai luogo di visite assidue, che desta più di tutte l’attenzione, probabilmente perché luogo di una morte orrenda, di una storia che viene spesso raccontata e che mai si potrà dimenticare. La storia nel prossimo articolo…