Edifici datati e molto antichi spesso contengono cariche di impressioni pschiche oppure fantasmi e vengono detti “infestati“. Un esempio di questo è il castello di Wildenstein, una costruzione del 1400 che sorge vicino Heilbronn, in Germania.
Sono moltissime le persone, generazioni di proprietari, visitatori e anche dipendenti, che hanno sostenuto di aver assistito ad eventi misteriosi. Tra gli episodi uno in particolare desta attenzione e interesse.
Avvenne nel 1945, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando molti soldati americani vennero alloggiati nel castello. Una sera, mentre uno di loro faceva il bagno, la porta del locale si aprì ed entrò una donna giovane e vestita di bianco.
L’ufficiale le disse subito di andarsene via, ma lei non volle sentir ragioni, così l’uomo scì dalla vasca e cercò di spingerla via, però le sue mani attraversarono l’aria. Il corpo della giovane era inconsistente e un attimo dopo l’apparizione svanì.
L’ufficiale terrorizzato fuggì nudo com’era e raggiunse le cucina per raccontare a tutti ciò che gli era capitato. Secondo quanto raccontava la leggenda erano già secoli che il castello era infestato, ma solamente dal 1800 iniziarono a fare relazioni scritte grazie al parapsicologo Hans Bender che fece studi approfonditi sull’antica dimora.
All’epoca delle sue ricerche fu una persona di servizio che vide il fantasma di un uomo che attraverso la stanza trascinava una catena. Da quella notte il servitore non aeva più voluto dormire all’interno del castello.
La stessa decisione la prese un insegnante dopo aver passato una notte a sentire del fracasso inspiegabile. Ci fu anche un poliziotto che ebbe l’apparizione di uno spettro di donna e udì il fruscio della seta.
Nel 1920 fu la volta di un curato che vide delle fiamme bruciare sul muro per poi scomparire mentre bruciavano. Fino al 1950 il castello fu abitato dal barone Maximilian Hofer von Lobenstein e di sua moglie Anneliese e loro spesso sentivano risuonare una misteriosa musica. (continua)