Delle 326 persone che ebbero esperienze extracorporee la maggior parte descrissero pochi particolari, la cosa più curiosa è che una ottantina di persona affermarono di essersi sentiti fuori dal corpo, una coscienza senza corpo, non un altro corpo.
Si estese l’idea che molte persone potessero uscire dal corpo anche solo in modo meno intensi e forti di Monroe. Su questo studiava Celia Green raccogliendo i dati. Ad esempio riportarono l’esperienza di un giovane motociclista.
Questo ragazzo, che correva sulla strada insieme ad un amico, a causa del rumore e delle vibrazioni si sentì spinto fuori dal corpo e finì per trovarsi su una collina a guardare se stesso sulla moto e, momentaneamente spaventato si era detto, in tono quasi di comando, che non doveva essere lì.
Un attimo dopo si era ritrovato di nuovo nel suo corpo. Un altro fenomeno del genere era capitato ad una cameriera che dopo il suo turno di dodici ore stava andando a casa. Era così stanca che non credeva ce l’avrebbe fatta a rientrare e ad un certo punto si rese conto di sentire il rumore dei tacchi per la strada e di guardarsi dall’alto.
Era come se dirigesse il corpo dall’esterno e aveva avuto il pensiero “Ecco, allora è così che mi vedono gli altri“. Crookall, era dirigente all’istituto di Scienze Geologiche, in Inghilterra e aveva un grande interesse per i fenomeni paranormali.
Come Carrington e Muuldon raccolse ed analizzò tantissimi casi, circa un migliaio, avvenute in tutte le parti del mondo, poi lo raccolse in vari libri. Trovò che nella maggior parte dei casi il fenomeno del distacco avveniva prima nei piedi e nelle mani, poi alla testa.
Molti viaggiatori raccontavano poi di avere sentito un click al momento della separazione completa. In genere non provavano paura o disagio. La Green e Crookall raccolsero così tanto materiale da convincere altri ricercatori sulla validità di una ricerca in tal senso e sulla possibilità di raccogliere altro materiale. Avrebbero condotto esperimenti in laboratorio. (continua)