La piramide di Cheope sovrasta maestosa l’altopiano roccioso di Giza, ad una quindicina di chilometri dal Cairo. Le carovane che un tempo viaggiavano nel deserto la vedevano per giorni, ancor prima di raggiungerla. Le teorie sulle piramidi sono svariate, ma alcuni studiosi del Libro dei Morti egizio, tra cui lo scrittore di scienze occulte, Manly P. Hall, hanno la convinzione che le piramidi rappresentino un passaggio verso il Regno dei Cieli.
Secondo Hall la Grande Piramide era un tempio segreto in cui gli “eletti”, attraverso un tituale mistico, venivano trasformati in dei. Gli iniziati rimanevano all’interno della piramide per tre giorni e tre notti mentre il loro karma, l’anima, abbandonava il corpo e raggiungeva le sfere spirituali dello spazio diventando immortale.
Secondo le leggende locali nella Grande Piramide sono custodite una guida alle stelle e una profezia per il futuro. Moltissimo è stato scritto, tante sono le teorie a proposito di chi l’abbia costruita e perchè. Di sicuro gli agiziani avevano grandissime conoscenze matematiche e di geometria.
Alcuni sostengono che sia stato Dio in persona a darle a pochi eletti in modo che potessero costruire la piramide che ha proporzioni perfetta rispetto alla grandezza della Terra, alla distanza dal Sole, e non solo. Studiosi sostengono che racchiuda tutto il sapere degli antichi.
Persino nella Bibbia c’era un riferimento a questo e secondo uno studioso in particolare, Charles Piazzi Smyth, nipote di un famoso astronomo italiano, non solo l’edificio provava l’esistenza di Dio, ma preannunciava la seconda venuta di Cristo.
Ma la cosa risulta essere un pò incredibile dato che la piramide è stata edificata attorno al 2600 a.C. e Cristo non era ancora venuto per la prima volta. Che senso aveva parlare della seconda? Difatti non furono molti i colleghi di Smyth ad abbracciare la sua teoria. La Grande Piramide affascina a tutt’oggi…