I Celti – l’arte e la religione

di Gianni Commenta

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo dell’arte e della religione celtica.

L’arte
L’arte celtica era famosa per la lavorazione dei metalli, per la creazione di armi, borchie per finimenti, gioielli, monete, inoltre i manufatti presentano un’ornamentazione ricca e varia, impreziosita con smalti policromi, famosa è la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano i monili. Importante è la Croce Celtica che porta in sé il concetto di “circolarità delle relazioni. La nascita e morte diventano tutt’uno con la creazione e smette di esistere una separazione fra il Buio e la Luce, il Bene ed il Male, il Giusto e l’Errato.

La religione celtica è piena di vincoli religiosi comuni che univano i membri delle tribù; il re, investito di una funzione religiosa, partecipava ai riti.
Le Divinità panceltiche convivevano con divinità locali, associate a tribù o a luoghi sacri, inoltre la religione era fondata sulla fede nell’immortalità dell’anima la quale al momento della morte, entrava nel corpo di un neonato.

Si credeva che i druidi discendessero da un essere supremo. I luoghi di culto avevano recinzioni sacre, ma anche pozzi, collegati al culto della terra, in cui venivano gettate le vittime di sacrifici, spade e altre offerte.

I Celti, insieme con molti altri popoli dell’epoca, praticavano una forma selettiva di sacrificio umano ed esistevano quattro forme di morte sacrificale, una per ogni elemento:

impiccagione – morte per aria
annegamento – morte per acqua
cremazione – morte per fuoco
sepoltura da vivi – morte per terra

In genere le vittime erano prigionieri di guerra, vagabondi o criminali, inoltre anche una serie di elementi naturali aveva significato religioso, come per esempio l’agrifoglio e il vischio, che tra l’altro erano sacri, così come le querce e i boschi, dall’altra parte gli animali erano venerati come totem tribali, era praticata l’arte divinatoria, interpretando il volo degli uccelli o le viscere delle vittime sacrificali.

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