Gustav Rol nasce a Torino il 20 maggio del 1903 (morto nel 1994), il padre si chiamava Vittorio ed era un avvocato e direttore della sede di Torino della banca Commerciale Italiana, mentre la madre, Martha era una donna di buona famiglia.
Sin da piccolo Gustavo cercava di collezionare oggetti e cimeli napoleonici, figura storica a cui era molto legato. La sua infanzia la passa tra Torino e la casa settecentesca di San Secondo di Pinerolo luogo molto amato da Gustavo.
Nel 1921 intraprese la carriera di giornalista e nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza e si laurea, per poi studiare scienze commerciali a Londra e biologia con il Nobel Jacques Monod.
Dopo un breve periodo passato a lavorare per le filiali Comit, a Parigi conosce una donna, Elna Resch-Knudsen una ricca ragazza norvegese che sposerà nel 1930.
Il 28 luglio del 1927, scisse nel suo diario:
Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!
Diventa così un sensitivo di fama internazionale, conosce Einstein, Croce, Fermi, Picasso, Dalì, D’Annunzio, Cocteau, Krishnamurti e diventa il veggente dell’elite politica e aristocratica europea.
Sotto regime tedesco. Rol concede i suoi servigi e fa degli esperimenti pretendendo il rilascio ad ogni esperimento di una persona.
Durante la sua vita, Rol passa da estimatore di oggetti antichi, a pittore e paladino delle persone, diventa amico di personalità come Federico Fellini, John Cage,Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Nino Rota, Alberto Sordi, Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Valentina Cortese, Giovanni Agnelli, Cesare Romiti, Vittorio Gassman, Guido Ceronetti, Valentino Bompiani, Vittorio Messori ma anche Saragat e Einaudi.
Negli anni ’50 incontra la regina Elisabetta II che voleva mettersi in contatto con lo spirito del padre, Re Giorgio VI, poi l’incontro con Padre Pio, nel 1964 incontra l’Imperatore d’Etiopia, Hailé Selassié, al quale predice la morte ad opera del suo popolo che avverrà poi nel 1975. John Fitgerald Kennedy, nel suo unico viaggio in Italia va appositamente a Torino per incontrare Rol. Dalla metà degli anni ’60 in poi Rol viene chiamato da centri di parapsicologia per dimostrare le sue capacità.
Grazie a varie testimonianze e resoconti dell’epoca, Rol viene visto come un uomo fuori dal comune, con poteri paranormali, dalla telepatia, precognizione, traslazione, viaggi nel tempo, levitazione e molto altro ancora, ma purtroppo per lui, la gente era anche poco aperta alla sua persona, come per esempio Piero Angela che parla di lui come un prestigiatore illusionista e non un uomo dai grandi poteri.
Alcuni prestigiatori come Carlo Buffa di Perrero e Giuseppe Vercelli, andati a casa di Rol per assistere alla sua arte, hanno detto che quando faceva il gioco della carte, lui non le toccava con le mani e non c’era nessun trucco.
Purtroppo molti “esperti” di mentalismo del CICAP hanno paragonato Rol ad un semplice prestigiatore. Per molti, Rol è un semplice essere umano che amava fare dei trucchi di magia, mentre per altri, me compresa, era un uomo dalle grandi capacità, che purtroppo si è trovato a dover combattere con la chiusura mentale della gente.
Fonte Gustavo Rol